Marco Silvestroni, deputato di FDI, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulle elezioni a Roma. “Michetti al primo turno avrebbe vinto le elezioni, eventualmente dovremmo dire che bisognerebbe rivedere il sistema dei ballottaggi –ha affermato Silvestroni-. Michetti candidato debole? Un candidato più debole di Gualtieri era difficile da trovare. Da ministro dell’economia stanziò zero euro per Roma nel Pnrr. Forse Michetti doveva essere individuato prima e partire prima con la campagna elettorale. Forse Gualtieri aveva un’immagine pubblica diversa perché spesso era in tv sotto il periodo di lockdown, ma non è che da una parte ci fosse un gigante e da un’altra uno debole. Sono molto simili, ma almeno Michetti non era colpevole di non aver chiesto di stanziare neanche un euro per Roma Capitale. Sicuramente Michetti ha pagato il fatto che FI e Lega siano al governo mentre FDI all’opposizione, la gente non ha capito bene questo atteggiamento tra i partiti di centrodestra e al ballottaggio è stato penalizzato. Noi non possiamo dire se FI e Lega sbagliano a stare nel governo, quella è una scelta fatta in un periodo particolare. Noi abbiamo scelto di stare all’opposizione, ma votando ciò che è utile per il popolo italiano, loro hanno scelto di farlo nella maggioranza, forse dovrebbero intestarsi qualche battaglia in più invece di subire la linea politica dettata dal Pd e dal M5S. Non siamo noi a dover dire se devono stare dentro o fuori, ma sicuramente questo non è stato visto bene dagli elettori romani”.

Sull’astensionismo. “La criminalizzazione di FDI ha indotto l’elettorato a non uscire da casa e a non andare a votare, ha creato un clima elettorale di lotta nel fango che ha sfiduciato un po’ gli elettori. Il mainstream vorrebbe insegnarci cosa dovremmo fare, ad oggi siamo ancora il primo partito stando ai sondaggi quindi non capisco chi dice che la nostra linea politica non paga. Io non credo che bisogna cambiare assolutamente nulla, è normale che chi vince voglia scrivere la storia, ma di fatto noi Milano, Roma e Napoli non la governavamo, governavamo Trieste e la Calabria e così siamo rimasti, non siamo andati avanti ma neanche indietro. In tutti i comuni sotto i 15mila abbiamo riconfermato i sindaci uscenti di centrodestra”.

Sul leader del centrodestra. “I leader emergono da soli, non si creano. Dopodichè, finchè la Lega era il primo partito Salvini era il leader e a tutti andava bene, quando FDI ha superato la Lega allora la Meloni non va bene e si dice che bisogna trovare il leader. Bisogna mettersi seduti a tavolino e capire dove andare, ma il leader non è che ci debba essere per forza. Anche questa è una scusa per denigrare FDI e il centrodestra. So che Berlusconi sta venendo a Roma, io penso che in questa settimana ci sarà il vertice, potrebbe anche essere oggi pomeriggio”.