Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulla riduzione del numero di nuovi vaccinati. “E’ chiaro che andando avanti il numero di prime vaccinazioni tenderà a scendere, quando hai vaccinato l’80% delle persone vaccinabili si arriverà ad una progressiva riduzione perché la platea di vaccinandi è sempre minore –ha affermato Sileri-. Forse questo calo è un po’ prematuro perché vi è ancora una platea abbastanza larga, ma è chiaro che è un numero che tenderà a scendere. Purtroppo ci sono ancora milioni di over 50 non vaccinati, queste sono le persone che rischiano di più. L’invito è di andarsi a vaccinare quanto prima perché le prossime ondate, sebbene più contenute, li mettono a rischio”.
Sulla fine dell’uso delle mascherine. “Quando potremo toglierci la mascherina ce lo dirà l’andamento della pandemia e ce lo dirà la scienza. L’utilizzo del Green pass proseguirà nei prossimi mesi, poi quando i numeri saranno ancora migliori verranno abbandonati distanza e mascherina e infine il green pass”.
Sulla capienza di stadi, teatri, cinema e discoteche. “La cautela serve sempre perché dobbiamo osservare i numeri nei prossimi giorni. Sicuramente dobbiamo tendere al 100% della capienza, si inizia con quelle attività dove i rischi sono più bassi, ma laddove si utilizza il green pass e c’è un controllo si può arrivare a percentuali più alte, quindi auspico che il 35% delle discoteche possa essere aumentato in termini brevissimi. Il Cts ha messo un perimetro anche abbastanza elastico, perché il fatto di poter togliere la mascherina significa già fare un passo avanti, però è chiaro che quel 35% dovrà essere innalzato quanto prima. Osserviamo i numeri per un paio di settimane ancora, ma se continuano così togliamo questo freno a meno e ripartiamo”.
Sull’arrivo della stagionale autunno-inverno. “La variante Delta non ha una stagionalità come il virus originario, i contagi ci sono stati anche in estate. La variabile principale è l’andamento della vaccinazione. Probabilmente la stagionalità legata al freddo non sarà così impattante, in Germania e nei Paesi nordici non si stanno osservando aumenti rilevanti nei dati”.
Sul farmaco Molnupiravir. “Avere a disposizione un farmaco che, almeno nel gruppo di persone in cui è stato utilizzato, ha portato a zero mortalità e alla riduzione del 50% dei ricoveri è un’ottima notizia. E’ un’ulteriore arma per combattere il coronavirus e io penso che usciranno anche altri farmaci. Però attenzione, non è la stessa cosa del vaccino, perché ridurre del 50% i ricoveri significa che per il 50% rischi di essere ricoverato e soprattutto è meglio non prenderselo il virus. Preveniamo con la vaccinazione, se poi disgraziatamente ci prendiamo comunque il virus nella forma grave, anche se è rarissimo, allora ci cureremo con i farmaci”.
Per l’Iss dopo 7 mesi l’efficacia dei vaccini resta alta. “I vaccini funzionano, chi dice che i vaccini sono sperimentali sbaglia e probabilmente la protezione durerà ancora più a lungo per gli immunocompetenti, il mio consiglio quindi è di andarsi a vaccinare perché è una stupidaggine andare a prendersi il coronavirus oggi quando lo stiamo praticamente sconfiggendo”.