Alberto Gusmeroli, deputato della Lega e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla riforma del catasto. “Abbiamo una persona malata, gli cambiamo il vestito, ma la persona rimane malata –ha affermato Gusmeroli-. Noi abbiamo 2 milioni di case non accatastate, abbiamo un’evasione dell’Imu che in certe Regioni arriva al 46% e noi cosa facciamo? Revisioniamo il catasto. Il catasto in sé funziona, quello che bisognerebbe fare sono le micro-zone, per cui in una certa zona della città ci sono immobili di pregio, in un’altra non di pregio. Non c’è bisogno di revisionare il catasto, l’unica motivazione è la volontà di tassare di più. Il tema deve diventare più tecnico e meno politico. La rendita catastale è un calcolo ben preciso, invece questa riforma vuole legarsi al prezzo di mercato, con degli aggiornamenti continui. Legarsi al prezzo di mercato vuol dire tassare di più. Nel documento del 30 giugno di Camera e Senato era stata esclusa la riforma del catasto, se il Parlamento dice no perché deve essere inserita nella delega che dovrebbe essere la traduzione del documento del Parlamento? Il valore di mercato incide non solo sull’Imu, ma anche sulle compravendite e sull’Isee che serve per avere i servizi a prezzo ridotto alle famiglie in difficoltà. Non è vero che non cambierà niente a nessuno, cambierà tantissimo. Renzi voleva fare la riforma del catasto, si è fatto fare lo studio dall’Agenzia delle entrate, si è spaventato ed ha rinunciato a farla. Questa riforma del catasto va tolta dalla delega fiscale e far studiare alla commissione delle modifiche, dei miglioramenti e poi decidere pacatamente. Draghi ha scelto questa strada perché l’Europa e l’Ocse hanno sostanzialmente chiesto la riforma del catasto. Noi in Parlamento cercheremo di fare tutte le modifiche per riportare questa delega fiscale al documento del 30 giugno che abbiamo approvato tutti convintamente”.