Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

 

Sulla sentenza di condanna nei confronti di Mimmo Lucano. “Non commento il dispositivo prima di conoscere le motivazioni, ma una cosa è certa: questa condanna così pesante lascia molto perplessi, lascia un senso di smarrimento –ha affermato Orlando-. Bisogna stare attenti al rischio di uso strumentale di questa sentenza per criminalizzare le politiche di accoglienza. Quale che sia la valutazione finale in sede giudiziaria fin da adesso non utilizziamo questa vicenda per criminalizzare l’accoglienza. Un giorno si farà un altro processo di Norimberga e noi verremo giudicati per genocidio nel Mediterraneo”.

Sulla gestione dei migranti. “E’ evidente che di fronte all’incertezza del quadro normativo e alla strumentalizzazione politica siamo in una zona di confine, la stessa in cui si trovavano alcuni decenni fa coloro che si occupavano del recupero dei tossicodipendenti. Quello del sindaco è un lavoro difficile, i sindaci rispondono per qualsiasi cosa, per questo l’Anci sta spingendo per fare in modo che il sindaco sia responsabile solo per ciò che gli compete”.