Rosario Trefiletti, presidente del Centro Consumatori Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sui rincari sulle bollette annunciati dal ministro Cingolani. “E’ difficile dire qualcosa di rassicurante quando, oltre a tutti gli aumenti che ci sono stati sulle bollette di luce e gas nei mesi precedenti, circa del 20%, il ministro spara percentuali incredibili di aumento dal 1 ottobre. Sono aumenti del tutto inaccettabili. Se dovessero essere vere le previsioni fatte dal ministro Cingolani ci troveremmo di fronte ad aumenti di circa 800 euro annui a famiglia. Queste sono cifre pazzesche. Non ho mai visto aumenti così clamorosi in un anno solo. Aumenterà moltissimo la percentuale di famiglie che non potrà pagare le bollette. Con la povertà che è in aumento, la disoccupazione al 10%, con l’attività economica che ancora non ha ripreso appieno e con bollette del genere la situazione non è sostenibile. Ci si spieghi meglio cosa significhino queste battute. Ho trovato incomprensibile che un ministro, con un po’ di sottovalutazione della situazione, abbia tirato fuori percentuali del genere. E’ l’Arera che deve fare bene i calcoli rispetto alle variazioni del petrolio e del gas. Il petrolio è aumentato di 2-3 dollari al barile, non giustifica una ricaduta così importante sull’aumento delle bollette. Prima di tutto voglio capire cosa significhino queste dichiarazioni del ministro. Ammettendo anche che i calcoli del ministro fossero giusti, pretendo che si intervenga sulle speculazioni nazionali e internazionali e che vengano abbattute le tassazioni reali e fittizie sugli oneri di sistema. Noi continuiamo a pagare nelle bollette i treni ad Alta velocità che servono ai manager per spostarsi. Non puoi avere nella bolletta cose che nulla hanno a che fare con i consumi di casa della famiglia. Se uno Stato vuole dare agevolazioni di qualche natura lo può fare, ma andrebbero fatte sulla fiscalità generale”.