Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè (FI) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

La Lega, dopo aver ritirato i suoi emendamenti sul Green pass, ha votato con FDI. “Il governo Draghi è anomalo, è un governo di emergenza, lo abbiamo fatto nascere per risolvere l’emergenza sanitaria, sociale ed economica –ha affermato Mulè-. Ci siamo trovati a doverlo fare visti i disastri combinati da Conte. La Lega non ha messo sul tavolo la pistola dicendo: o si fa così o ce ne andiamo. La Lega ha posto con forza un problema politico rispetto alla decisione del governo, dopodichè ha confermato l’adesione al governo, hanno ritirato i 900 emendamenti e quindi vedo in questo un comportamento diverso rispetto al Pd che due mesi fa sembrava voler far cadere il governo sul ddl Zan come se fosse l’emergenza delle emergenze, poi invece hanno ritirato la calendarizzazione. In queste cose vedo il gioco della politica. Quella della Lega è una strambata, ha ritirato gli emendamenti e poi ne ha votati alcuni con l’opposizione. Ma non è meno strambo l’atteggiamento del Pd. Rientra tutto nella dialettica politica. L’interesse comune è arrivare agli obiettivi di vaccinazione. Noi continuiamo a dire: più green pass per tutti. Il green pass è uno strumento essenziale, non è un obbligo, ma un requisito. E’ un discorso legato alla Costituzione che garantisce la libertà individuale, ma per garantire la libertà e la salute degli altri a volte è necessario fare un passo indietro sulle libertà individuali. La Lega ha fatto un’azione politica dura, in cui non ci riconosciamo. Se entro la prima settimana di ottobre non si arriverà all’85-90% di vaccinati noi siamo a favore dell’obbligo vaccinale. Qualsiasi posizione che consenta a chi ha dei dubbi legittimi di radicalizzare la sua posizione è sbagliata perché va contro la vita e il buonsenso e su questo diciamo parole chiarissime. Chiunque ammicca ai no vax è una persona che è contro la vita e se lo fa dal pulpito della politica fa un’azione distruttiva”.

 

Sull’unità del centrodestra. “Non ci sarà nessuna annessione né retromarcia sui nostri valori fondanti. Su questi punti noi diciamo agli amici del centrodestra che è necessario avere una posizione condivisa all’interno di una coalizione che discute e trova una sintesi. Questo centrodestra ha tutte le carte in regola per governare a livello nazionale con un programma firmato col sangue in quale tutti si riconoscono e nessuno fa un passo indietro”.