Scuola: sono tanti i nodi da sciogliere all’alba dell’inizio dell’anno scolastico. Green pass, tamponi, fondi, trasporti, doppio orario, alcune sono vecchie questioni altre sono vicende consequenziali al Covid e sono quelle più difficili da gestire. Quanto ai tamponi al personale non vaccinato, ad esempio, non è possibile utilizzare le risorse della scuola. “Il Ministro ha emesso, per questo, una circolare e ribadito che i tamponi per chi non è vaccinato, e non è fragile, saranno a carico della persona – ha osservato Mario Rusconi – gli istituti scolastici contengono cento, centocinquanta persone, verificare tutti i giorni chi abbia un tampone o meno è difficile. L’unica vera soluzione è la piattaforma che chiarirà chi è in possesso del green pass e chi no.”
I trasporti
Scuola: la riapertura comporta spostamenti anche il sistema dei trasporti è chiamato ad evitare affollamenti. “Col doppio orario i più piccoli, che hanno meno ore, possono entrare alle 10 del mattino, mentre i più grandi alle 8 – ha sottolineato il presidente Rusconi – il doppio orario favorisce un maggiore contingentamento nell’ingresso, ma avevamo chiesto che si scaglionassero gli orari non solo a scuola, è un’altra cosa che non è stata fatta e il risultato è che la scuola fa la parte del vaso di coccio tra i vasi di ferro. Ci saremmo aspettati interventi mirati e decisi, invece è un continuo temporeggiare. I temporeggiatori, come la storia ci insegna, non hanno fatto una buona fine Annibale è arrivato alle porte.”
La didattica a distanza
Altro punto delicato è dato dalla disorganizzazione della didattica a distanza. “Auspichiamo un piano di formazione per i docenti che non sono abituati a fare lezione davanti ad un pezzo di plastica, per fare lezioni multimediali serve la biblioteca telematica – ha aggiunto Rusconi – io insegnante devo avere a disposizione determinate slide, documentari della BBC, bisogna mettere a disposizione strumenti che rendano fattibili lezioni interattive venendo incontro al dettato democratico che tutti debbono partire dallo stesso punto.”
Istituzioni senza forte imprinting
Si contano pochissimi giorni all’inizio della scuola e “il rischio di andare a sbattere contro un muro c’è. Non abbiamo salvagenti. Dal primo settembre in molte scuole ci saranno gli esami di riparazione, entro mercoledì avremo la piattaforma attiva? – si è congedato il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Regione Lazio – vorrei sperare di sì, e poi vorrei dire che un pò di tempo doveva essere concesso, la tempistica è lasca, non dovrò mica impratichirmi la mattina stessa?! I tempi mi sembrano da centometristi, va bene che abbiamo vinto le Olimpiadi, ma dovevamo allenarci anche noi: dietro certe novità ci deve essere preparazione, che manca. Le istituzioni in Italia hanno preso alla lettera la frase del Manzoni Adelante, Pedro, con juicio, io risponderei Dattè da fa, dovrebbe esserci un imprinting più forte nelle istituzioni.”