Condomini: aumenta la morosità per colpa della crisi pandemica o per negligenza diffusa? Ne abbiamo parlato con Massimiliano Marzoni, presidente ANACI Lazio, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus.
La situazione attuale
“La situazione è figlia di una problematica che si protrae da anni – ha affermato Massimiliano Marzoni, presidente ANACI Lazio – il momento attuale è di profonda crisi e rispetto a quello che apprendiamo da ANACI la morosità ha raggiunto il 30%, nei condomini.”
Le conseguenze
Condomini: i mancati pagamenti possono compromettere la riuscita di una buona convivenza tra le persone. “Ci sono palazzi dove sono stati sospesi servizi importanti come quello delle pulizie – ha aggiunto Marzoni – i servizi nei condomini sono messi in discussione, si tratta di servizi importanti di cui si parla poco.”
Quando si parla di difficoltà di convivenza condominiali è inevitabile ritornare sulla centralità dell’amministratore per divulgare la cultura del condominio. “Il compito di coloro che guidano i condomini è di essere trasparenti. A Roma non è che se cambi quartiere cambiano i costi, le spese sono sempre quelle. Dobbiamo contrastare la sottocultura secondo cui coloro che non riescono a far comprendere ai cittadini che per mantenere determinati servizi è necessario pagare le mensilità – ha sottolineato Massimiliano Marzoni – il condominio è una delle ultime priorità delle famiglie italiane, nell’ordine di spesa. Pagare il condominio è uno dei doveri dei condomini, ma viene recepito male. Quando arrivano le convocazioni d’assemblee le reazioni sono sempre negative, somigliano agli inviti di matrimonio ad agosto.”
Tempistiche d’approvazione dei bilanci
Oltre ai doveri che l’amministratore è chiamato a rispettare il presidente Marzoni ha ricordato che le tempistiche per agire si aggirano intorno ai sei mesi. “Se un bilancio nel condominio scade il 31 dicembre, l’amministratore deve convocare l’assemblea per l’approvazione dei bilanci entro la fine di giugno – si è congedato Marzoni – se i bilanci non vengono approvati l’amministratore non può mettere in mora i condomini.”