Gianluigi Paragone, senatore, fondatore di Italexit, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Paragone, Sgarbi, Borghi e Siri aderiscono alle manifestazioni no Green pass. “Mi ha invitato Siri, assicurandomi che non è un’iniziativa di partito –ha affermato Paragone-. E non poteva essere altrimenti visto Lega sta votando questi provvedimenti, sta partecipando alla creazione di documenti illiberali, di operazioni quantomeno discutibili. Se rientrano la Fornero e Arcuri, o sei l’utile idiota oppure te ne vai. Salvini sta cercando di giocare tutte le parti in commedia, io già avrei fatto una crisi di governo, lui evidentemente ha qualche interesse superiore e sta accettando tutto. Il tema politico del Green pass ormai lo hanno sollevato in tanti, ma penso che ormai si sta facendo strada una nuova tendenza che è quella di vietare poco alla volta il pensiero diverso. Quando Cacciari e Agamben vengono derisi da persone che non ne hanno assolutamente la loro statura di pensiero, allora siamo al capolinea della possibilità di pensare altrimenti. Non puoi dirmi che il vaccino non è obbligatorio e poi costruirmi un percorso per cui diventa obbligatorio. Il Green pass mette sullo stesso piano il vaccino e il tampone dal punto di vista dell’essere liberi. Il tampone però va fatto a pagamento ogni 48 ore. Quando ho fatto l’emendamento per renderlo gratuito è stato bocciato. O ti assumi le responsabilità e porti in aula un testo di legge sull’obbligatorietà vaccinale facendo un dibattito serio in Parlamento e stabilendo che non deve firmare una manleva per togliere ogni responsabilità alla casa farmaceutica, oppure ogni volta che prenderemo un treno ad alta velocità saliremo senza Green pass e paralizzeremo il Paese, perché dovranno fermare il treno per farci scendere”.