Nicola Oddati, componente della segreteria del Pd e commissario del Pd di Taranto, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

 

Sullo sblocco dei licenziamenti. “Il governo ha fatto una scelta che io personalmente non condivido –ha affermato Oddati-. So che anche il Pd e lo stesso ministro Orlando pensavano si potesse agire diversamente. Qui si rischia di avere 20-30 casi come quello di Firenze. La politica ha anche il dovere di osservare quello che accade e in base a questo ripensare certe scelte. Mi aspetto molta attenzione da parte del governo su questo e sono sicuro che ci sarà da parte del ministro Orlando. Bisogna fare di più per fare in modo che casi come quello di Gkn non si ripeta, se diventasse un effetto a catena ci ritroveremmo ad utilizzare le risorse del Recovery per far riprendere l’economia, mentre centinaia migliaia di lavoratori sono appiedati e questo ovviamente deprimerebbe l’economia. La disoccupazione deprime i consumi, crea problemi sociali, insicurezza e malessere. Dobbiamo mettere in campo un po’ di spiriti animali positivi come diceva Keynes”.

Sull’ex Ilva. “Il governo precedente, in continuità con quello attuale, ha fatto una scelta impegnativa con l’ingresso dello Stato per un processo di decarbonizzazione. E’ chiaro che rimane una forte criticità nell’uso dell’area a caldo che è quella più inquinante. Bisogna fare tutto il possibile per ridurre al massimo l’emissione di polveri e diossina. Bisogna vincolare la produzione ad una valutazione sull’impatto sanitario e con una diversificazione produttiva del territorio tarantino. La battuta di Bonomi sulle cozze pelose in questo senso è di cattivo gusto”.