Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulla ripartenza della scuola a settembre. “Abbiamo chiesto come associazione al Ministero di sapere per tempo come ci dobbiamo comportare, l’organizzazione richiede ua certa tempistica, non è pensabile dirlo due giorni prima, contiamo a breve di riunirci al tavolo tecnico per il protocollo di sicurezza che l’anno scorso firmammo il 6 agosto, auspichiamo di firmarlo prima quest’anno. Se cerchiamo di prefigurarci la realtà possiamo ipotizzare delle contromisure adeguate. A me ad esempio piacerebbe capire se con l’attuale piano vaccinale siamo coperti con la variante Delta”.
Sulla vaccinazione del personale scolastico. “C’è stato il vaccino privilegiato per il mondo della scuola che è stato l’Astrazeneca e che ha subìto una pubblicità negativa, si è generato un sentimento di sfiducia rispetto a questo vaccino e credo che giustamente qualcuno abbia esitato. Non credo che questi 200mila operatori scolastici non ancora vaccinati siano no vax, credo che siano ben consapevoli del fatto che vaccinarsi sia giusto, solo che non si sono fidati di Astrazeneca e non posso dargli torto visto quello che è successo, ma ci sono altri vaccini e serve una moral suasion in questo senso”.
Sulle classi pollaio. “Negli anni non c’è stata un’adeguata programmazione anche edilizia della scuola. Se oggi decidessimo di formare classi di 20 alunni non avremmo le aule. Per creare aule e costruire scuole servono alcuni anni. Sarebbe molto interessante sapere quali sono i piani edilizi di tutti gli enti locali perché le scuole le devono costruire i comuni e le province, se non si danno una mossa continueremo ad avere il problema del sovraffollamento delle aule”.