Snoezelen Therapy. Una stanza multisensoriale per il benessere delle persone con disabilità, progettata con il Metodo Snoezelen e presentata in anteprima alla REN Conference 2021 (evento internazionale sulle neuroscienze educative). Una iniziativa di assoluto valore scientifico e sociale che ha già richiamato diverse richieste di collaborazione.


a cura di Michela Crisci


La Stanza Multisensoriale, creata a fini di ricerca, si trova all’interno delle nuove strutture del laboratorio HERACLE dell’Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma ed è attiva dal 15 giugno 2021.

Snoezelen Therapy: presentata la Stanza Multisensoriale di Heracle LabIl Laboratorio di Ricerca HERACLE – diretto dal Prof. Francesco Peluso Cassese – dal 2014 lavora sui temi delle neuroscienze applicate ai processi di apprendimento ed allo sviluppo della tematica della corporeità quale canale di implementazione sensoriale volto a migliorare l’acquisizione di informazioni e a rimodulare di conseguenza le proposte didattiche secondo quanto sperimentato. Tutte le attività sono confluite nel progetto L.A.T.E. Learning attivation trought experience; il quale nel 2020 ha ottenuto – da una azienda privata – un importante finanziamento che ha permesso di investire nello sviluppo delle strumentazioni oggi presenti nella neonata Stanza Multisensoriale.

Snoezelen Therapy: come funziona la stanza multisensoriale?

Essa è un ambiente progettato per il benessere, prodotto dalla stimolazione dei 5 sensi in maniera controllata. La teoria sulla quale si basa la progettazione di tale stanza, va sotto il nome di Metodo Snoezelen, volto a sviluppare la percezione in pazienti con disabilità intellettive.

La Snoezelen è una terapia originariamente fondata in Olanda nel 1970 per le persone con disabilità cognitive e di sviluppo che consiste nell’offrire un’esperienza multisensoriale o ipersensoriale, adattando semplicemente l’illuminazione, l’atmosfera, i suoni e la consistenza tattile ai bisogni specifici dell’utente.

Attraverso la Snoezelen Therapy è possibile ricercare un contatto con il mondo interno delle persone grazie alla stimolazione sensoriale. La Snoezelen room è un luogo accogliente, fatto di luci, colori, aromi, essenze, suoni, oggetti e immagini, all’interno del quale la persona viene accompagnata da chi se ne prende cura. Siamo all’interno di uno spazio pieno di stimoli, e quindi pieno di scelte.
Questa stanza, che possiamo definire zona neutra, è adatta ad ogni età e ad ogni condizione psico-fsica, in cui possono stabilirsi relazioni positive, ottenendo miglioramenti nell’area della motivazione, della concentrazione e della coordinazione. Nelle persone con autismo il metodo Snoezelen riduce anche i sentimenti di angoscia, i comportamenti aggressivi e di autolesionismo, favorendo la calma, il rilassamento e la fiducia nell’ambiente.

Ricerca e network con il mondo del lavoro

“Riteniamo questa un’opportunità di valorizzazione delle attività di Ricerca del laboratorio HERACLE e un contatto diretto con il mondo del lavoro potendo formare i nostri laureati in Scienze dell’Educazione e della Formazione e Psicologia come operatori multisensoriali. A livello sociale l’Università Niccolò Cusano si dimostra come sempre all’avanguardia ed investe in un servizio per la comunità e per un target di riferimento di assoluto interesse scientifico e sociale con lo scopo, attraverso la ricerca, di proporre una metodologia propria sul territorio nazionale e dare attenzione a un bacino di utenza di ampio raggio che ha subito più di tutti l’evento pandemico”. – ha dichiarato il prof. Peluso Cassese.

La stanza multisensoriale non sarà soltanto centro di ricerca per professori, ricercatori, dottorandi e tirocinanti;

“vogliamo offrire anche un servizio sociale al territorio che migliori la condizione di vita sia degli utenti che dei caregiver che potranno accedervi. Tra le categorie più colpite dall’emergenza sanitaria la disabilità è stata tra le più dimenticate, molti, troppi servizi sono stati interrotti, ridimensionati o posticipati.” – ha concluso il Prof. Francesco Peluso Cassese.

Un segno di speranza e rinascita a disposizione di tutti dal prossimo anno accademico.