Patrizia Volponi, segretario nazionale della Federazione Nazionale Pensionati Cisl, è stata ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).
Sulla riforma delle pensioni. “Dopo quota 100 siamo ancora in attesa –ha affermato Volponi-. Ci sono delle proposte che stiamo vagliando e che presenteremo al ministro del Lavoro nel prossimo incontro a fine giugno-inizio luglio. Da un punto di vista dei lavoratori forse non è giusto il superamento di quota 100, dal punto di vista dell’attenzione al sistema pensionistico e al peso che le pensioni hanno sul pil del Paese forse è giusto. Chiediamo che ci sia una flessibilità in uscita e si possa partire dai 62,63,64 anni senza arrivare ai 67 della Fornero, oppure con 41 anni di contribuzione senza limiti anagrafici. Poi dobbiamo pensare alle pensioni dei giovani, alle pensioni di garanzia. Bisogna fare molta attenzione sia ai diritti di coloro che a un certo punto della loro vita vogliono lasciare il lavoro e sia alle esigenze di bilancio dello Stato. Ricordiamoci che oggi in Italia le pensioni pesano più del loro peso reale perché viene assimilata alla previdenza l’assistenza e questo non è giusto. Se così non fosse le pensioni peserebbero solo l’11,5%, quindi assolutamente in linea con il peso che hanno negli altri Paesi europei quindi è importante separare l’assistenza dalla previdenza. Abbiamo in essere una commissione proprio per separare l’assistenza dalla previdenza”.