Il responsabile Sanità di Forza Italia Andrea Mandelli, vicepresidente della Camera e Presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti Italiani, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).

Sui vaccini in farmacia. “In tutto il mondo in cui le vaccinazioni funzionano c’è un farmacista che aiuta –ha affermato Mandelli-. Parlando con il generale Figliuolo facevamo questa considerazione: gli hub vaccinali sono fondamentali, era giusto attivarne il più possibile, ma dove c’è un hub ci sono dei medici che sono sottratti alle loro attività in ospedale. Quindi coinvolgere sul territorio i medici di medicina generale, i farmacisti e i dentisti, è la maniera migliore per dare al cittadino quella prossimità che deve essere la base su cui ripensare l’assistenza territoriale. Grazie alle farmacie si possono raggiungere tutti i cittadini, anche nei paesi più remoti”.

Sul Recovery. “I 200 e passa miliardi che arriveranno non sono a fondo perduto, tutto quello che dovrà essere fatto dovrà rendere perché quei soldi dovremo restituirli. Bisognerà fare una serie di riforme e di investimenti che permettano di restituire quei soldi. Abbiamo necessità di affrontare con coraggio alcuni nodi, in primis una sburocratizzazione del Paese, attendiamo di vedere il grande lavoro fatto dal ministro Brunetta. Poi dobbiamo affrontare altri temi come la riforma della giustizia e quella fiscale. Proprio in contrapposizione al reddito di cittadinanza, dobbiamo aiutare le imprese a fare impresa, così favoriremo la creazione di posti di lavoro”.

Sulla riforma della giustizia. “Purtroppo spesso la deriva giustizialista ha condizionato un po’ le scelte di qualche rappresentante della politica. Sono contento del ragionamento fatto da Di Maio sul sindaco di Lodi. Troppo spesso vediamo processi celebrati in tv, abbiamo visto tramutare l’avviso di garanzia in una condanna definitiva. Bisogna assolutamente approfittare di questo momento con grande coraggio per affrontare il nodo giustizia”.

Sul candidato sindaco del centrodestra a Roma. “Credo che questa impasse nella scelta del candidato non sia dovuta ad indecisioni, ma a grande serietà. Individuare per la capitale una figura che possa rilanciare questa città merita un po’ di riflessione. Dunque la scelta è ponderata, perché non possiamo permetterci un sindaco che non sia pronto per una sfida da far tremare i polsi. Stesso discorso per Milano”.