Carla Fracci, monumento della cultura italiana nel mondo, ha perso contro la malattia, ma lascia bei ricordi tra conoscenti, pubblico e curiosi. Ne abbiamo parlato col suo biografo, Enrico Rotelli, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus. “Carla Fracci nella vita privata era diversa rispetto a come la vedevamo in pubblico. Sembrava altera, agli occhi dei più, in realtà era semplice e schietta – ha spiegato Rotelli – teneva molto alla sua infanzia contadina, un periodo della vita che le aveva insegnato tenacia e determinazione. E’ stata la prima ballerina ad avere un figlio, era proibito per le ballerine, si rischiava di rovinare il corpo per la gravidanza, ma lei teneva moltissimo alla famiglia, ed è nato Francesco.”
L’intimità del camerino e l’amore con Beppe Menegatti
“L’intimità del camerino era fondamentale per lei, Carla aveva bisogno di concentrarsi prima di salire sul palco, e dopo lo spettacolo. Non poteva incontrare subito il pubblico e credo la presenza di Francesco e di Beppe Menegatti fosse fondamentale – ha specificato il biografo Rotelli – il loro è stato un amore nato a La Scala: Beppe Menegatti era assistente di Luchino Visconti, Carla era nel corpo di ballo de La Scala e Beppe si è innamorato, ma era fidanzato. L’amore tra i due è nato con calma. Nel tempo, Beppe ha portato Carla a diventare l’artista che conosciamo.”
La carriera
Carla Fracci: aldilà del successo è riuscita a resistere a lungo nell’ambiente, la carriera le ha riservato soltanto esperienze positive? “Avrebbe desiderato essere riconosciuta di più nel ruolo di maestra, a La Scala, ci teneva molto e teneva alla magia della danza – si è congedato Enrico Rotelli – un altro grande rimpianto è legato ad un episodio che gli avrebbe dato la copertina del The Times, a cui ha dovuto rinunciare. Quell’episodio le ha causato grande dispiacere.”