Estate 2021: il mare rimane la meta preferita dagli italiani, seguita subito dopo dalla campagna che ospiterà il 17% della popolazione. Gli stabilimenti balneari hanno aperto battenti, da alcune settimane, e chiedono al generale Figliuolo di vaccinare il personale del comparto, almeno quello di primo soccorso addetto ai servizi alla persona, prima degli altri. Ne parleremo a Mattina con noi, giovedì 27 maggio, alle 11, sul canale 264 del DTT, con Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari e con Maurizio Pasca, presidente del SILB.
Servizi alla balneazione: eccellenza italiana
“Il mare è sinonimo di vacanza tout court e col sole è un ottimo vaccino naturale. Le regole da osservare sono le stesse dello scorso anno: sono consentiti giochi individuali, non di gruppo, distanziamento tra ombrelloni e igienizzazione delle mani – ha spiegato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari – mettiamo a disposizione anche le nostre strutture, per aumentare le vaccinazioni. L’Italia può e deve ripartire con l’estate, siamo la meta turistica preferita dai tedeschi e abbiamo servizi alla balneazione unici.”
Classificazione degli stabilimenti
Estate 2021: tra non molto le associazioni dei consumatori torneranno alla carica coi vari listini prezzi previsti per i bagnanti. Cosa cambierà? “Poco e niente rispetto allo scorso anno – ha aggiunto Capacchione – è necessaria una classificazione degli stabilimenti, come accade già per gli hotel. Così il consumatore potrà sapere se frequenta un lido ad una stella, quindi economico, o a cinque stelle, più dispendioso.”
Discoteche, tra dispiacere e discriminazione
Più torbida è la situazione legata alla riapertura delle discoteche, non è stata definita una data precisa, a parte quella delle sperimentazioni del 5 giugno, a Gallipoli e in un’altra discoteca del Nord. “Gli assembramenti sarebbero il problema, secondo i governanti, ma ne vediamo e viviamo ovunque, perché altrove non sono un problema e da noi sì – ha detto Maurizio Pasca del SILB, in alcune anticipazioni – in Olanda, a Liverpool, a Barcellona, sono stati fatti degli esperimenti ben riusciti, non vedo perché in Italia si debba rimanere ancora chiusi. Il 30% dei locali notturni non riaprirà più, il settore offre lavoro a 100mila professionisti ed è anche un trampolino di lancio per molti personaggi dello spettacolo, ma siamo discriminati. Ci sono troppi pregiudizi nei nostri confronti, ne sono dispiaciuto.”