Nonostante l’impegno assunto da Ama – la società municipalizzata del Comune di Roma che si occupa anche dei servizi cimiteriali – ad accelerare i tempi delle varie pratiche, continuano i problemi per le cremazioni e le tumulazioni nei cimiteri della capitale, come testimoniato da Silvano Fontana, cittadino romano, ai microfoni di “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. Silvano denuncia i ritardi nella consegna delle ceneri al Cimitero Flaminio. Da un mese e mezzo aspetta l’urna cinerario del papà da mettere nel loculo della mamma, che nel frattempo è senza lapide. il signor Fausto è morto il 21 febbraio e ancora non ha avuto una degna sepoltura.
La storia
“La cosa che fa malissimo è non poter andare neanche a posare un fiore sulla tomba dei propri genitori –ha affermato Fontana- Mio padre è deceduto il 21 febbraio e stiamo ancora aspettando che ci permettano di seppellirlo accanto a mia madre al cimitero di Prima Porta. Il 17 marzo è stato cremato, da quel momento attendiamo l’urna cineraria perché non rilasciano i documenti per la tumulazione. Da quanto ci viene riferito dall’agenzia funebre, l’Ama ha richiesto di nuovo i documenti via mail per poter accedere alle certificazioni”.
La risposta dell’agenzia funebre
“Sono costantemente in contatto con l’agenzia che tutte le settimane mi comunica le stesse cose. A loro non è arrivato un documento per poter tumulare non solo mio padre, ma tutte le salme che sono in attesa. Solo la loro agenzia ha 150 salme in attesa. L’agenza funebre anche presentato un esposto ai carabinieri per questa situazione eppure è tutto fermo da mesi. Noi non sappiamo nemmeno dove si trova l’urna cineraria, sappiamo solo che mio padre è stato cremato il 17 marzo. Dopo tutto questo tempo uno pensa: siamo sicuri che quelle ceneri siano davvero di mio padre?“.