Vincenzo Smaldore, direttore editoriale della fondazione Openpolis, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul ruolo del Parlamento. “Purtroppo il Parlamento ormai è un simulacro di se stesso –ha affermato Smaldore-. Ormai da 20-30 anni vi è un trend consolidato per cui l’equilibrio tra istituzioni sancito nella Costituzione non viene rispettato. Tutta l’attività legislativa di fatto è in mano al governo, che usa sempre più spesso strumenti come decreti legge e fiducia. Mentre nella seconda Repubblica il governo era espressione di una coalizione politica quindi vi era sempre un interlocutore per i cittadini, nell’ultima legislatura sono state provate un po’ tutte le soluzioni, prima i populisti, poi un nuovo centrosinistra e ora Draghi. E’ probabile che la situazione peggiorerà perché il governo Draghi non rappresenta un insieme di valori omogeneo. Il sistema ormai funziona solo se il governo fa le cose, altrimenti si blocca tutto. Sui diritti civili siamo bloccati perché il governo non ha una posizione univoca sui diritti civili, così come sull’immigrazione. Il Pd spinge in un verso e la Lega in un altro. Non funziona il meccanismo di delega ad un governo che non ha un mandato politico. Il governo Draghi ha chiaramente un punto preciso che è quello di gestire i soldi del Pnrr, ma mi domando come li gestirà, quali riforme strutturali verranno fatte, senza una visione politica complessiva, senza un meccanismo di dibattito pubblico. Il Parlamento dovrebbe servire proprio a questo”.