Ambiente e digitale: arrivano 47 lauree in più, sono il problema intorno al quale verte gran parte delle problematiche quotidiane e la soluzione per la ripartenza economica e sociale del Paese. I fondi europei del governo Draghi verranno investiti in sostenibilità e digitalizzazione, riusciremo ad allinearci agli altri paesi europei? Ne parleremo con Pietro Dipalo, IT Manager, e docente di Tecnologie della Comunicazione Digitale, dell’Università Niccolò Cusano; Raffaele Barberio, direttore di Key4biz.it e Melania Sinibaldi, fotografa naturalista dell’AFNI (associazione fotografi naturalisti italiani).
Prestito da reinvestire
“Si tratta di fondi ascrivibili ad una voce che si chiama NextGenerationEU, vengono dati in prestito per sostenere lo sviluppo italiano e allinearlo a quello europeo. Ci indebitiamo per i prossimi anni e per le prossime generazioni, per superare il nostro stato di arretratezza. E’ denaro che va speso bene, tranne una quota di poco meno di 70miliardi che viene data a fondo perduto. Il documento a cui si rifà il governo Draghi è stato soltanto perfezionato, di fatto era stato avviato già dal precedente governo – ha affermato il direttore Raffaele Barberio, in alcune anticipazioni – le tre grandi priorità sono: l’inclusione dei giovani, il superamento del divario di genere, con tutta la creatività di cui il femminile è portatrice, e il superamento del divario tra Nord-Sud. Con la rivoluzione verde e la digitalizzazione: ci giochiamo il futuro del nostro Paese.”
La fotografia è un veicolo di trasmissione di messaggi
Ambiente e digitale: l’essere umano è chiamato ad affinare le proprie competenze digitali e recuperare il rapporto perduto con la natura. L’AFNI (associazione fotografi naturalisti italiani) ha il compito di raccontare la bellezza e l’autenticità dei territori. “Sono figlia di campeggiatori, a cinque anni vivevo in tenda, la convivenza con la natura per me è un fatto naturale – ha affermato Melania Sinibaldi, fotografa naturalista – la fotografia ha dato la possibilità a tutti i fotografi di esprimersi, la trasmissione delle immagini è immediata, la .”
L’educazione digitale: l’impreparazione degli adulti e l’avventatezza dei giovani
Da un punto di vista educativo è necessario “aiutare i ragazzi alla conoscenza del digitale per studiare meglio. Oggi i presidi e i professori sono abbandonati a se stessi,” ha affermato il direttore Barberio con l’approvazione del professor Pietro Dipalo, docente di Tecnologia della Comunicazione Digitale.