Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri”, condotto dal fondatore dell’Unicusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).
Sulla situazione dell’economia. “L’agognata ripartenza si sta concretizzando –ha affermato Bella-. Per il 2021 noi vediamo un +4%. Però il terreno che abbiamo perso è talmente tanto che abbandonarsi all’entusiasmo semplicemente perché c’è stata una ripresa dei consumi ad aprile e una crescita del pil a maggio, sarebbe abbastanza sciocco. Noi abbiamo perso 130 miliardi di consumi nel 2020, qualcosa come 1800 euro a testa, nel 2021, se tutto va bene, ne recupereremo 620 euro, cioè un terzo di quello che abbiamo perso. Quando l’economia sarà scongelata e finiranno blocco licenziamenti, ristori e cig, c’è il rischio che molte imprese licenzieranno e quindi emergerà quello che adesso è nel freezer, cioè un livello dell’attività economica più basso di quello che la variazione del reddito ci dice e quindi un livello di disoccupazione più elevato di quello che dicono le statistiche. Questo farà da tappo alla crescita economica. Bisogna sbrigarsi col decreto sostegni bis magari togliendo quelle soglie di eleggibilità del 30%, c’è un livello di complessità eccezionale nei meccanismi di questo decreto. Noi dobbiamo difendere i lavoratori, non i posti di lavoro. Io darei alle imprese la libertà totale di licenziamento, ma se un lavoratore viene licenziato dovrebbe avere comunque il 100% di stipendio aumentando la Naspi. Consentirei al tessuto produttivo di chiamare il lavoratore che gli serve, senza dover mantenere posti di lavoro che non servono più”.
Sul coprifuoco. “Noi su questo siamo leggermente perplessi. Andava fatto un piccolo sforzo, come si è fatto per i centri commerciali. Si potrebbe provare a posticipare il coprifuoco alle 24 da lunedì prossimo e poi il 7 giugno toglierlo completamente. Questo non è un capriccio. Il problema 23-24 è importante perché darebbe la possibilità di fare un secondo turno pieno che potrebbe valere 1,7 miliardi di fatturato in più al mese e la cosa interessa tutti i cittadini, non solo i ristoratori, perché ogni euro in più guadagnato è un euro in più di sostegni in meno che i ristoratori chiederanno e 25 centesimi di imposte in più che lo Stato riceverà”.
Sull’attuazione del Recovery Plan. “Brunetta sta facendo una cosa molto intelligente. Ha capito che se la Pa non funziona bene noi quei soldi non riusciremo a spenderli o li sprecheremo. Incrociamo le dita e affidiamoci al ministro Brunetta”.