Non solo Roma, anche Palermo vive una situazione molto complicata sul fronte dei cimiteri e delle cremazioni. Al cimitero dei Rotoli ci sono 900 bare in deposito in attesa di essere sepolte. Eugenio Zimmatore, referente della Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri Sicilia, ha spiegato la situazione ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. Gli spazi sono esauriti e l’emergenza loculi, ormai, è diventata cronica, anche se, in realtà, va avanti da decenni. I feretri sono stati ammassati nel deposito, persino negli uffici amministrativi, altri sono al riparo sotto alcune tensostrutture che sono state realizzate ad hoc.
I motivi delle 900 bare in attesa di sepoltura
“Il cimitero di Santa Maria dei Rotoli è il più grande di Palermo, ma si è ingolfato da diversi anni, non si riescono a coprire le necessità della popolazione. Inoltre c’è anche il forno crematorio che non funziona, quindi i cittadini di Palermo sono costretti ad andare in altre città per far cremare le salme. Per tutte le salme che sono nel deposito del cimitero dei Rotoli fino al settembre 2021, il Comune propone in alternativa la cremazione pagando anche il trasporto, ma non tutti ovviamente accettano. Su 900 salme credo che neanche il 30% aderirà a questa proposta del Comune”.
Le salme accatastate
“Ci sono anche le salme covid in deposito insieme alle altre, immaginatevi quando arriverà l’estate cosa succederà. Le bare sono sistemate in tensostrutture lungo i viale del cimitero. Qualcosa si sta muovendo, è nata una convenzione tra il Comune e il cimitero privato di Sant’Orsola, dove il Comune ha acquistato mille loculi. Inoltre dicono che stanno cercando di riparare il forno crematorio. Mi auguro che prima che inizi l’estate la situazione possa migliorare”.