Michele Anzaldi, deputato di Italia viva e componente della Commissione di vigilanza Rai, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul caso Fedez-Rai. “Qualche tempo fa la Rai veniva seguita da tutti i giornali, con giornalisti super specializzati, con pagine dedicate del Corriere, adesso si parla di Rai solo grazie a Fedez e grazie al fatto che il cda è scaduto –ha affermato Anzaldi-. Ma quando il cda aveva potere non si è mai parlato di Rai, nonostante siano state fatte cose inenarrabili in questi anni nessuno scrive più della Rai. Qui parliamo di un servizio pubblico pagato da tutti gli italiani. Adesso per capire come funziona una legge o un disegno di legge bisogna andare sulla tv commerciale perché l’informazione sta sulla tv commerciale. Noi oggi parliamo di censura e siamo tutti sconvolti, ma la censura è quotidiana. Se un artista viene invitato sul palco a parlare è antipatico e disdicevole che qualcuno lo chiami e gli dica che è meglio se non dici certe cose, soprattutto se si tratta di un artista. Ma quello che è censura vera, e lo dice l’Agcom, è che non viene rispettato il pluralismo. Questa Rai, la Rai dei 5 Stelle è la prima che ha avuto una multa dall’Agcom. E’ la Rai che a me ha negato l’accesso agli atti sull’elezione di Foa. Quando è stata fatta questa Rai il Pd era all’opposizione, è la Rai gialloverde. Quando ero nel Pd ho fatto esposti per dire che era irregolare l’elezione di Foa e tuttora è negato l’accesso agli atti. Quando eravamo noi al potere alcune cose si sono fatte, come la riforma della Rai. La politica ha il dovere di verificare che i soldi degli italiani vengano spesi bene, non è un problema di lottizzazione, il problema è: chi va a ricoprire quel ruolo ha il curriculum per farlo? La Rai del passato che era super lottizzata era super efficiente, è stata la Rai che ha fatto diventare grande l’Italia. Il problema è la scelta delle persone, che vengono scelte non per il curriculum ma perché sono ubbidienti. Draghi ha l’opportunità di scegliere persone efficienti e chiedere a tutti i partiti di esprimere consiglieri di amministrazione con grandi qualità per far sì che la Rai faccia un salto. Per adesso però mi sembra che non se ne parli”.