Il filosofo Massimo Cacciari è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Riguardo alle polemiche sul coprifuoco. “Io inviterei semplicemente ad un piccolo ragionamento –ha affermato Cacciari-. Il coprifuoco riguarda chi? Chi è che sta in giro a tarda serata? I giovani, che sono la categoria di gran lunga meno colpita dal covid, non ci sono morti tra di loro, però possono ammalarsi e contagiare gli anziani. Questo contagio avviene dove? Avviene in casa, non certo al bar, al ristorante, durante la movida. Allora bisognerebbe dire ai giovani: state fuori dalla mattina alla sera, perché quando arrivate a casa contagiate i vecchi, ovviamente questo è un paradosso, ma è per evidenziare la totale idiozia e illogicità di certe norme. In un bar e in un ristorante contano i criteri di prevenzione e sicurezza, non certo l’orario. Entro le 22 posso comunque avere degli assembramenti e criteri che determinano situazioni di pericolo. Io non chiedo l’annullamento del coprifuoco, io chiedo norme sensate. Le norme dovrebbero riguardare i criteri in base ai quali un esercizio può restare aperto. L’unica prospettiva che hanno è quella del chiudi tutto, siccome non possono farlo si inventano zone gialle, zone rosse, coprifuoco. Speriamo bene che con il vaccino finisca questo dramma, perché ci sono categorie che non ce la fanno praticamente più”.
Sulla stabilità del governo. “Non c’è nessun rischio per il governo, sono tutte scenette tra di loro per sventolare le bandierine di ciascuno. Segnano un po’ il loro territorio, ma nessuno di loro ha la possibilità di mettere in crisi il governo o di mettere in dubbio ciò che decide Draghi”.
Sui migranti morti in mare. “L’Europa non ha fatto nulla, non ha risolto in nessun modo la questione, il covid ha tacitato gli altri problemi. All’europeo medio oggi interessa solo il covid, ogni giorno muoiono migranti annegati esattamente come prima, ma noi abbiamo il covid. L’UE non ha fatto nulla per organizzarsi dopo i disastri politici ed etici. Funziona così, dopodichè ci meravigliamo di Orban e dei polacchi che contestano esplicitamente i nostri modelli di democrazia? Se la nostra democrazia non risolve i problemi, perché gli altri dovrebbero seguirci?”.