Filippo ed Elisabetta: fine di un secolo di storia. Il consorte più longevo della monarchia britannica, duca di Edimburg, figlio del re di Grecia e di Alice Battemberg, lontano dai riflettori dal 2017, è stato il riferimento forte e stabile della Regina Elisabetta, per 73 anni. Che infanzia ha vissuto? Quale formazione può avere un uomo tanto determinato? Ne parleremo a Mattina con noi giovedì, 15 aprile, con Cristina Penco, giornalista e autrice del libro “La saga dei Windsor”, alle 11, sul canale 264 del DTT.

Le peripezie della famiglia d’origine di Filippo 

Principe Filippo, “nato il 10 giugno del 1921, avrebbe raggiunto i cento anni di età tra pochi giorni. La prima parte della sua vita è stata segnata da una serie di traversie: durante la prima infanzia è dovuto scappare col padre e la madre dal paese dov’era nato, Corfù, caduto nel potere di generali e colonnelli, che ordinarono l’esilio per la famiglia. I genitori scapparono e il piccolo Filippo venne sistemato in una cassetta della frutta, chissà quanta paura provò! – ha sottolineato Cristina Penco – si tratta di episodi difficili che hanno temprato il carattere del duca. Si capiva che fosse di fibra buona, tenace, venne sballottato da bambino e adolescente da una parte all’altra dell’Europa, vivendo della benevolenza dei parenti. Il padre visse un’esistenza molto separata dalla famiglia, le sorelle sposarono altri rampolli di sangue blu, Filippo ha trovato conforto nell’istruzione militare cominciata in Germania e portata avanti in Scozia. La mamma, invece, ha avuto problemi gravi psichiatrici, subendo un ricovero.”

Le traversie familiari non hanno ostacolato la crescita del piccolo Filippo che ha dimostrato grande carattere, reagendo bene a certe difficoltà.

Filippo ed Elisabetta: l’incontro e la parentela

Filippo ed Elisabetta si sono incontrati nel pieno della loro giovane età. “Era il 1939, la Regina, accompagnata dall’amata sorella Margaret, si presentò ad una festa di famiglia, su invito della parente Regina Vittoria, che orchestrò magistralmente l’incontro – ha sottolineato la giornalista Penco – tra i due c’è parentela di terzo grado, agli inizi del ‘900 le casate tendevano a fondersi.”