Emanuele Fiano, deputato del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sull’incontro con gli esercenti che hanno manifestato in piazza Montecitorio. “Era nostro dovere incontrare queste persone –ha affermato Fiano-. Ho trovato di fronte a me delle persone coscienti e responsabili, innamorate del proprio lavoro. Chi crea un’impresa ha costruito qualcosa nella propria vita, che fa lavorare altre persone e che potrà lasciare ai propri figli. In secondo luogo ho trovato delle persone infuriate con il Palazzo e, in questo incontro che secondo me è stato utile, hanno voluto dirci che noi politici non sappiamo che cos’è la vita reale. Io ho cercato di spiegargli che non è vero e ci siamo fatti portatori delle loro richieste al governo: una moratoria sugli obblighi che per loro si accumulano; il criterio degli indennizzi non va bene e di indennizzi ce ne vogliono tanti altri; e poi le riaperture. Su tutti questi punti stiamo lavorando. Non riteniamo che quella sia stata una manifestazione violenta, è possibile che si sia infiltrato qualche violento, ma in quella protesta c’è esasperazione, non violenza. Ho imparato che la cosa migliore sono le risposte, mi aspetto che per mostrare ascolto nei confronti della disperazione noi dobbiamo, come ha fatto ieri Draghi, indicare che potrebbero esserci riaperture già alla fine di questo mese in relazione alla tipologia di attività, ai dati regionali e alle vaccinazioni. Dobbiamo rispondere con una manovra economica con indennizzi maggiori di quella precedente. Ci sono problemi molto specifici, ad esempio i costi fissi. Anche chi ha un’attività chiusa continua ad avere costi fissi, alcune tariffe e tassazioni, questi pagamenti vanno bloccati. Strumentalizzazione politica della protesta? Qualcuno fuori dal Palazzo che soffia sul fuoco di questa disperazione c’è sicuramente, ci sono forze, come l’estrema destra, che puntano a sconfessare il Palazzo e le istituzioni. Non mi pare che nessuno dei partiti rappresentati in parlamento abbia spinto sull’esasperazione. C’è una comprensibile volontà di utilizzare questa spinta delle manifestazioni per portare a risultati concreti. Salvini e la Lega in questo momento sono di lotta e di governo, si sentono rappresentanti della protesta contro il governo, ma non mi pare gli stia procurando consenso in questo momento. FDI ha una caratteristica più coerente, è solo di lotta in quanto è all’opposizione. Il PD si preoccupa non di rappresentare i problemi, ma di risolverli”.
Sul Pd. “Enrico Letta è alla guida del partito da poche settimane e l’ha preso in un momento di crisi politica evidente, dopo le parole molto dure di Zingaretti, parole che io non avrei detto nei confronti della propria comunità politica. Secondo me adesso per Letta si apre una seconda fase nella quale incidere sui temi principali del Paese, come le vaccinazioni”.