Il ristoratore di Pesaro Umberto Carriera, uno dei promotori dell’iniziativa #ioapro, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. Carriera è tornato a parlare della manifestazione organizzata a Roma, davanti Montecitorio, tappa che ha concluso #ioaprotour, una serie di manifestazioni dei ristoratori, in alcune città italiane, per chiedere la riapertura di tutte le attività. Durante la protesta non sono mancati momenti di tensione.
Il bilancio #ioapro tour
“Il bilancio è estremamente negativo perché le migliaia di persone presenti in piazza a Roma rappresentavano un milione di italiani che sono ormai sull’orlo del fallimento –ha affermato Carriera-. Durante questo #ioaprotour avrei preferito trovare 15 persone in ogni piazza anziché centinaia perché avrebbe voluto dire che eravamo noi ad avere un’idea sbagliata sulla situazione”.
La manifestazione di Roma
“Credo che in piazza Montecitorio sia suonato un campanello d’allarme per il Governo, che non può più fare finta di niente. La rabbia è montata perché vedevamo le tendine di Montecitorio che si aprivano e si chiudevano, ma nessuno del governo ci ha degnato di parola. Abbiamo avuto contatti con Giorgetti e Salvini che volevano scendere in piazza, ma abbiamo ritenuto che non fosse il caso visto che la Lega ci aveva fatto promesse e poi si è astenuta sull’emendamento presentato da FDI”.
Il colloqui con alcuni esponenti politici, al Governo e all’opposizione
“Abbiamo ottenuto un incontro con il deputato del PD Fiano e con una delegazione di Fratelli d’Italia. Ci è stato promesso un incontro domani per stabilire date certe per riorganizzare le riaperture, ce lo devono confermare oggi entro le 18. Se la risposta non sarà positiva lunedì porteremo 20mila persone davanti a Montecitorio”.