Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul blocco degli sfratti. “Un mese fa il Parlamento aveva chiesto di cominciare a sbloccare alcuni sfratti, in particolare quelli di gente che non paga il canone da anni e anni –ha affermato Spaziani Testa-. Il ministro della Giustizia ha deciso che questo non dovesse avvenire e quindi ha lasciato il blocco per tutti fino al 30 giugno. Le spiegazioni, del tutto insoddisfacenti, sono legate ad un’esigenza di tutelare la certezza dei rapporti giuridici, poiché il dl milleproroghe aveva previsto la data del 30 giugno per tutti, anticipare quella data avrebbe creato problemi di certezza giuridica. Ma i decreti legge vanno in parlamento proprio per essere modificati e se parliamo di certezze giuridiche, i proprietari di immobili quella certezza l’hanno persa da tempo. Oltre alla situazione degli inquilini va vista anche quella dei proprietari, a volte quello in difficoltà è il proprietario: 500 euro di pensione, 300 euro di immobile, se tolgo 300 metto in difficoltà la persone e ci sono anche persone che hanno solo quella come entrata, mentre magari l’inquilino è un dipendente pubblico che ha un’entrata sicura. Per pigrizia si è voluto mettere tutto nello stesso calderone. Non si deve discriminare un investimento rispetto ad un altro, la casa la si vede allora quello che lo ha è benestante, ma se invece c’è la persona che ha investito in titoli non lo vede nessuno e non fa del bene allo Stato. L’immobile quindi è più facile da tassare e da colpire con questi provvedimenti liberticidi”.