San Giuseppe, figura cattolica che ha reso la festa del papà una ricorrenza importante. Dall’accensione dei falò al consumo di zeppole, sono tanti i rituali che portano le famiglie italiane a riunirsi e fare festa. Merito della personalità di San Giuseppe? Chi era? “Viene rappresentato come un uomo adulto, di circa sessant’anni, che accoglie all’interno della sua esperienza familiare un figlio. A quei tempi, era frequente che le donne morissero prima degli uomini, per via del parto – ha osservato Don Mimmo Repice, Cappellano dell’Università Niccolò Cusano, a Tutto in Famiglia – San Giuseppe, padre putativo, adottivo, era un uomo molto operoso, presente in tutta la tradizione popolare. Raccontare la paternità in una società dove non è più chiaro cosa sia, e dove i ruoli familiari sono molto liquidi, è importante. Gli anni ’70 furono un periodo che mise fortemente in discussione l’autorità paterna, ci fu il rifiuto della paternità. Oggi non sappiamo più cosa vuol dire essere madre, essere padre, sono ruoli liquidi, messi in discussione dei cambiamenti sociali.”
Viviamo in una società bulimica, abbiamo bisogno di un sistema più razionale che ci riporti alla dimensione maschile
San Giuseppe è la festa che precede l’arrivo della primavera, anticipa di un giorno la giornata della felicità. E’ un giorno spartiacque. Un momento che non ha perso importanza, col mutare del ruolo di padri. “La paternità è cambiata in meglio – ha affermato Letizia Ciancio, psicologa e autrice del libro Essere madre essere padre – in Italia vedo poca sensibilità rispetto al tema del congedo parentale, in Europa la situazione è diversa. Con la nascita dei bambini, nelle coppie c’è un riallineamento delle dinamiche interne al rapporto. La madre rappresenta tutto ciò che è emozione, il papà rappresenta la regola. La nostra attuale società è molto femminile, bulimica: c’è tanto di tutto, e invece c’è bisogno di regole, maggiore razionalità. Elementi paterni, forti, che autenticamente vivono la loro dimensione nel connubio con la madre e che portano completezza di visione nella coppia. Le donne, ad esempio, tendono a scimmiottare il potere maschile.”
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