Ape regina: in natura è la madre di tutte le api, conduce la vita a deporre uova nell’alveare, nella realtà è una donna di potere che controlla le altre, senza contribuire alla crescita, né al miglioramento, dell’altro. “Da un punto di vista della psicologia non si tratta di una vera e propria sindrome, o patologia, ma di un modo di dire. Il comportamento da ape regina, in un gruppo di donne, ha affinità con altri aspetti patologici come il narcisismo – ha osservato Letizia Ciancio, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – l’atteggiamento che una persona ha rispetto agli altri dipende molto dall’obiettivo per il quale persegue il potere. Il potere può essere inteso come strumento di controllo sugli altri.”

La vera leadership

Il tema ha a che fare con la leadership femminile, se troppo dolce non viene percepita autorevole, se autorevole somiglia a quella maschile. Di certo non è una leadership sana. “Il vero leader fa crescere altri leader, non cerca seguaci, quindi né potere, né controllo – ha sottolineato l’autrice de Il cambiamento possibile e di Essere Madre, Essere Padre – i nostri comportamenti non sono dettati da scelte razionali. Dietro il nostro fare c’è insicurezza, e un atteggiamento narcisistico che ha a che vedere con la manipolazione e con atteggiamenti ambivalenti. Queste sono persone che delegano, ma controllano continuamente l’altro.”

Competizione maschile e femminile

Ape regina: le donne non sono tutte uguali e non tutte perseguono il potere allo stesso modo. “Sono persone che cercano conferme al loro esistere – si è congedata la psicologa Ciancio – il mondo maschile è più abituato alla competizione, in qualsiasi specie devono competere per l’accoppiamento con le femmine. Gli aspetti culturali sono influenti, ma soltanto in parte. La competizione nel mondo maschile viene vista come naturale, in quella femminile viene giudicata. Noi donne dobbiamo trovare un diverso modo di essere leader, che non cerchi di scimmiottare quella maschile.”

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