Ecopsicologia: studia i benefici che derivano dal rapporto dell’uomo con la natura. Dopo anni di emancipazione sociale e individuale, l’uomo ha cercato in tutti i modi di allontanarsi dalle campagne, istruirsi ed organizzarsi la quotidianità nelle metropoli. Il passaggio ha reso gli individui più aggressivi, ha compromesso la loro condizione emotiva, non ha migliorato lo stato psicologico delle persone. Come restituire alla natura un ruolo centrale nella vita di tutti i giorni? Ne abbiamo parlato con Luca Saita, psicoterapeuta e saggista a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus. “L’uomo delle caverne ha lottato per ottenere tutte le comodità: si è circondato di cemento, di palazzi, di strade, ha ottenuto un importante salto sociale, e individuale, perdendo il rapporto con la natura – ha osservato Luca Saita – il nostro vero habitat è la natura, l’uomo è natura.”
Goffi tentativi di avvicinamento
Consapevoli della necessità di stare a contatto col verde, continuiamo a vivere in città. Salvo sporadiche occasioni, dove trascorriamo la domenica fuori casa, o passeggiamo trascorrendo qualche ora all’aria aperta. “L’uomo cerca attraverso iniziative goffe, come mettere una piantina in casa, o costruire una villa, a mantenere il contatto con la natura. La consapevolezza dei benefici che ricadono nel bioritmo emotivo e psichico sono indiscussi. La natura, tuttavia, rimane un serbatoio dove attingere risorse, non è habitat con cui vivere in simbiosi. Gli effetti circa l’allontanamento dalla natura li vediamo sul corpo – ha aggiunto Luca Saita – tanta gente è in sofferenza, basta osservare il corpo.”
Torneremo a parlare del rapporto uomo – natura, delle contraddizioni e dei benefici, su Cusano Italia Tv, canale 264 del DTT, prossimamente. Per l’occasione racconteremo la situazione attuale dei centri termali, prima e dopo il Covid, con Federterme.