Claudio Borghi, deputato della Lega, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).

Sulla sostituzione di Arcuri come commissario all’emergenza covid. “Io sono tra quelli che esultano per questa decisione –ha affermato Borghi-. Ho visto cose che mi lasciano dubbi molto molto seri sul suo operato, prima su tutte la questione dei banchi a rotelle”.

Sulla fine del governo Conte. “Ad un certo punto è suonata la sveglia e ci si rende conto che abbiamo affrontato un periodo terribile della nostra storia in mano a degli scappati di casa. Il fatto che ci fosse la propaganda di Casalino che faceva sembrare Conte come grande statista non può nascondere la verità. Quel governo lì, con Bonafede e altri personaggi, non era cosa. Nel Conte 1 c’era qualche persona valida, ma anche altri oggettivamente non tollerabili, poi i problemi si sono ingigantiti col Conte bis”.

Sull’uscita dall’euro. “La mia posizione resta la stessa, però bisogna tenere presente che le cose non sono bianche o nere. Se uno pensa che ci si sveglia domani mattina e si esce dall’Ue e dall’euro è un fesso. Abbiamo visto cosa è successo con la Gran Bretagna, la fatica che ha fatto per uscire. Non ho mai detto che sarebbe stato un processo facile. L’Ue e l’euro si smantellano se la Germania se ne va, ma chi meglio Draghi che, alla Bce era riuscito a mettere in minoranza la Germania, può avere una possibilità. Se l’euro lo teniamo noi e la Germania si prende il marco è la stessa cosa, va bene lo stesso”.