Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5S) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulle varianti. “Bisogna monitorare le varianti, laddove circolano di più queste varianti, i parametri cambiano e lì servono precauzioni maggiori –ha affermato Sileri-. Sarà sempre più utile il meccanismo di stop&go su base regionale, ma anche sub-regionale. Quindi massima precauzione e monitoraggio, chiusura laddove è necessario, ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Sono sicuro che con il progredire della vaccinazione e con l’arrivo della stagione più calda, la situazione migliorerà. Nel momento in cui avremo protetto il personale sanitario, anziani e fragili, la strada sarà in discesa. In Inghilterra calano i ricoveri ed i casi gravi, questo è dovuto al lockdown ma anche alla vaccinazione che sta avanzando. La stessa cosa accadrà progressivamente anche da noi”.

Sui vaccini. “Sapere che il vaccino ti protegge dalla malattia grave già con la prima dose è importante. Questo rende praticabile la via delle riaperture, perché una volta che sono protetti gli anziani e i fragili, la gente non muore più e ci sono meno ricoveri, diventa tutto fattibile. Si potrà ripartire con la vita quotidiana, ovviamente in un primo momento sempre con mascherine, distanza e tutte le accortezze del caso. Se la scorta di vaccini che arriva è esigua a livello europeo, è chiaro che nascono maggiori problemi. Ora serve un cambio di passo. Avere più vaccini come accadrà già a marzo consentirà una vaccinazione più importante. Bisogna accelerare con la vaccinazione ad anziani e fragili perché così avremo gli ospedali più vuoti e riusciremo a concentrare le cure su quei pochi pazienti che si ammaleranno in forma grave. Noi dobbiamo migliorare i contratti per i vaccini, spingere le aziende ad un prezzo più basso possibile. La produzione del vaccino Astrazeneca è no-profit, con un costo inferiore ai 3 euro. Bisogna lavorare per trovare una soluzione globale, le industrie devono fare degli accordi per una larga produzione al presso più basso, anche perché si tratta di vaccini che probabilmente dovranno essere modificati nel tempo. E’ necessaria un’azione globale”.

Sugli obiettivi del suo lavoro al Ministero della Salute. “Dando per scontati la lotta al covid e il superamento di questa tragedia, sarebbe bello fare una riforma del sistema sanitario nazionale che metta al centro la persona: sia il paziente sia il medico. Creare un modello di assistenza a casa per gli anziani, per non lasciare soli loro e le loro famiglie”.