Dante Alighieri, oltre che Sommo Poeta e uomo con una certa visione umana e civile, è inventore, ideatore e unificatore della lingua italiana. “Fa parte della natura, ha fatto una nazione, senza Dante l’Italia non ci sarebbe stata. Con lui è nata prima la cultura poi la nazione. Ci ha fatto il regalo più bello, ha raccontato chi siamo e ci ha detto questi siete voi. Era povero, condannato alla miseria”, ha detto Roberto Benigni. “Ha descritto e raccontato la vita di tutti i giorni, per leggerlo serve un’armatura. Entrare in Dante fa entrare in un’altra dimensione. E’ l’unico che è tornato indietro, molti vanno, ma non tornano, rimangono, impazziscono. Ignorare Dante Alighieri significa ignorare la nostra coscienza.”

La Società Dante Alighieri

Questo 2021 è l’anno in cui ricorrono i 700 dalla morte, sino ad ora è una ricorrenza passata in sordina rispetto alle altre priorità sociali e mediali: il Covid, la crisi economica e politica. Tuttavia, da Nord a Sud, dovrebbero proliferare le iniziative, pur solo virtuali, per l’importanza e il significato che Dante Alighieri ricopre nella letteratura italiana. L’Accademia della Crusca, ogni giorno posta contenuti di Dante Alighieri e lo farà fino alla fine dell’anno. Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia, con Alessandro Masi, segretario della Società Dante Alighieri. “Il 25 marzo è il Dantedì, viene festeggiato ogni anno. Celebreremo la ricorrenza soprattutto online, stiamo pensando a corsi e-learning – ha osservato Alessandro Masi – proporremo ogni giorno un canto della Divina Commedia, e proporremo la sinossi.”

La base dell’identità dell’uomo occidentale

Dante Alighieri è stato “eroe nazionale per altre culture e Paesi. Dante Alighieri la base dell’identità dell’uomo occidentale. Oggi più che mai è inevitabile per tutti – ha aggiunto il segretario Masi – tuttavia abbiamo giovani che arrivano all’università impreparati linguisticamente, tutti noi dovremmo preservare e valorizzare la nostra lingua.”

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