La via della cura, i ventitré passi raccontati da MariaGiovanna Luini, oltre a rappresentare per tutti la ricerca di una via di cura, per uscire da un lutto, da un disturbo, da una separazione o da una malattia, è anche un antidoto per sopportare le mal de vivre.
Il sentire e la causa delle malattie
Tutto è sentire, perché con alcune persone leghiamo e con altre no? Perché alcune cose ci piacciono e altre no? Ognuno di noi ha un sentire differente e di conseguenze un Guaritore personale in grado di curare. “Non ci ammaliamo per le difficoltà che viviamo, perché le difficoltà riguardano tutti, ma per il modo di vivere i momenti difficili – ha osservato la dottoressa Luini – abbiamo un corpo che è anche mente, entrambi possono orientarci verso la guarigione, o la malattia. La mente razionale ha l’illusione, inutile, di poter gestire le emozioni, si intromette, cerca di catalogarle pensando di poter essere la cura, per l’ansia o per gli attacchi di panico ad esempio. I meccanismi di malattia si basano sulle emozioni, e anche la via della cura.”
La cura avviene sempre è solo attraverso la psicoterapia, quindi esplorando l’inconscio?
“No. E’ utile, ma non è l’unica via. Ciò che sentiamo nei luoghi bui interiori, e misteriosi, non ha parole. Possiamo considerarci un insieme complesso di cose, nessuno degli aspetti è trascurabile. Se penso che la psicoterapia è la via della cura elimino altri aspetti, ugualmente importanti. Penso alla medicina integrata, ad altri approcci alternativi che alternativi non sono – ha fatto notare MariaGiovanna Luini – ogni problema, anche fisico, è collegato con qualcosa di interiore, non so se catalogarlo nell’inconscio, ma sicuramente lo colloco dentro la persona. Dentro di noi deve esistere un percorso che è il percorso interiore, quindi di cura e salvataggio. Quanto alle cure alternative ho detto che non mi piace la definizione alternativo. Se siamo esseri complessi, cioè fatti di tante vibrazioni energetiche ci serve la chirurgia convenzionale e altri approcci integrati.”
Essere terapeuta oggi. Tutto è cura
La via della cura possiamo definirla una ricerca interiore personale. Generalmente, per uscire da un malattia, o da una separazione, chiediamo aiuto al terapeuta, il quale dovrebbe operare come una volta. “Essere terapeuta oggi dovrebbe significare tornare all’idea iniziale, cioè dei secoli che ci hanno preceduto. Bisognerebbe usare tutto, quando serve. Tutto serve. Il vero terapeuta dovrebbe essere curioso di tutto, non buttare via nulla nel nome di un iper scientificità, ma neanche nel nome di un’olistica assoluta – si è congedata la scrittrice – la medicina convenzionale serve tanto, ma non è l’unica via d’uscita. I metodi di cura non bisogna pensarli come diversi, ma come terapeutici. C’è chi usa le immagini, le fiabe, chi usa la drammatizzazione, chi fa mettere le mani nella la sabbia, anche queste sono tecniche di psicoterapia. La distensione immaginativa è una tecnica meravigliosa psicoterapica. Tutto è cura.”
L’appuntamento su Cusano Italia Tv, con MariaGiovanna Luini, è previsto per giovedì 18 febbraio alle 11.30: accendi la tv, o scarica la app sul cellulare.