Alberto Gusmeroli, deputato della Lega e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Su Draghi. “Vedo che si fanno accostamenti tra governo Monti e governo Draghi –ha affermato Gusmeroli-. Il governo Monti aveva una dinamica completamente diversa e ha solo tagliato, le famose manovre lacrime e sangue le ricordiamo tutti. Monti ha fatto un disastro pazzesco in quei 4-5 mesi e la Lega fu l’unico partito che non votò per quel governo. Adesso è esattamente il contrario, siamo in una situazione in cui non abbiamo vincoli di bilancio sicuramente fino al 2022, ma sono sicuro che anche dopo cambieranno i vincoli di bilancio. C’è quindi libertà assoluta di spesa, ci sono i soldi del Recovery Fund, che sono pochissimi se si sprecano, ma sono fondamentali se si investono bene e generano pil. Conte stava approvando uno sperpero di 209 miliardi, tant’è vero che Bankitalia e gli uffici bilancio di Camera e Senato hanno bocciato il suo Recovery Plan. Serve un approccio totalmente diverso: bisogna investire per generare pil, bisogna riaprire i cantieri, semplificare. Questa è un’occasione d’oro per semplificare, ottimizzare la spesa, che vuol dire tagliare gli sprechi. In questo momento tutti devono fare un passo di lato per far andare avanti il Paese”.

Sul Mes. “Il tema del Mes non è nemmeno sul tavolo. Se puoi prendere un mutuo in banca come vuoi, non vai a prendere il mutuo più complicato e vincolante che esiste, vai a prendere quello più facile, emettendo titoli di Stato che ora sono a tassi irrisori. Abbiamo 32 miliardi di scostamento già approvati dal Parlamento da spendere. I sostenitori del Mes sono spariti tutti”.

Sulla svolta europeista della Lega. “Lasciando perdere la gestione europea dei vaccini, dal punto di vista economico l’Europa ha cambiato approccio dall’inizio della pandemia. Nel momento in cui ha tolto i vincoli di bilancio ha fatto quello che chiedevamo noi. Non siamo noi che siamo cambiati, è cambiata l’Europa. Salvini l’ha detto benissimo: prima il Paese, prima addirittura della Lega. Bisogna tirare fuori la capacità di essere leader e non ce l’hanno tutti”.

Sui migranti. “La Spagna che è in Europa e che rispetta le regole europee non ha sbarchi continui, fa rispettare delle norme che sono in linea con quelle europee e come fanno loro possiamo fare anche noi. Minniti ministro dell’Interno? Il suo lavoro sicuramente ha cambiato approccio rispetto alla politica dell’accogliamo tutti”.