Fellini e la pubblicità è il titolo del libro del professor Vanni Codeluppi, sociologo dei media, pubblicato con Franco Angeli, da cui trae spunto il tema scelto per l’ultima puntata di Promotion. Comunicare è un’arte.
L’argomento è controverso rispetto al personaggio. Federico Fellini era molto critico nei confronti di tutto ciò che non era arte, ma commercio. Basti pensare al celebre slogan coniato dallo stesso per contestare, l’abuso delle interruzioni pubblicitarie durante la proiezione dei film: Non si interrompe un’emozione.
Come può una personalità del genere spendersi per un prodotto meramente commerciale, quale la pubblicità è? Gli spot realizzati erano efficaci? Ne parleremo con il prof. Daniele Di Giorgio, docente dell’Università Niccolò Cusano ed esperto di comunicazione, con la partecipazione del professor Vanni Codeluppi; Roberto Di Vito, regista; Simona Cangelosi, giornalista del Corriere della Sera, e di Lalita, studentessa dell’Università Niccolò Cusano.
Fellini è precursore di una società superficiale, che ha dimenticato i bisogni dell’essere umano, che opera e produce, seguendo tempi e metodi lontani dalla natura umana. Con una velocità improponibile. Lo spot della Barilla, il primo che Federico ha realizzato, rispetta e rispecchia i suoi tempi. Ambientazioni simili a quelle de La Dolce Vita. Lo spot sembra la continuazione del film, ma a colori. Il che ci ha fatto riflettere su una società completamente diverse dalla nostra.
Cosa dovrebbe imparare l’industria pubblicitaria contemporanea dall’esperienza felliniana?
Vi aspettiamo, giovedì 18 febbraio, su Cusano Italia TV, alle 18.30.