Stefano Ceccanti, deputato del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Su Draghi. “E’ bene che questo governo nasca perché sarà in grado di risolvere i problemi del Paese –ha affermato Ceccanti-. La questione dei numeri la dobbiamo vedere in progress. Se noi prendessimo la fotografia delle cose dette ieri sera la situazione sembrerebbe critica. Ma ora avremo un incarico formale ad un premier che si spenderà con tutta la sua forza e la sua personalità, quando questa alternativa prenderà forma in maniera netta sono convinto che troveremo una larga maggioranza alla Camera e al Senato che smentirà le dichiarazioni a caldo di ieri sera. Non posso pensare che il M5S che ha votato Ursula Von Der Leyen alla presidenza della Commissione UE e ha voluto un governo europeista voterà contro il governo Draghi. Penso che anche le forze di centrodestra voteranno a favore. Penso che la ragionevolezza si farà strada nelle prossime ore. Si dicono tante cose sull’onda immediata, poi ci sarà un governo che entrerà in funzione, ci saranno dieci giorni di tempo per andare in parlamento a prendere la fiducia e la fiducia si troverà. Vi pare possibile pensare che su Draghi Salvini se la possa cavare dicendo di no di fronte ai suoi elettori di Lombardia e Veneto?”.
Sulla crisi di governo. “Noi abbiamo un sistema dei partiti molto debole ed è colpa di tutti noi. Quando all’estero in situazioni analoghe si determinano crisi molto gravi, i partiti se ne assumono le responsabilità e fanno dei governi di larghe intese. In Italia i partiti non sono in grado di assumersi direttamente la responsabilità e allora si ricorre al bypass cardiaco del Quirinale che propone un governo tecnico. Si riesce così ad ottenere un consenso delle forze politiche che direttamente non sono in grado di pronunciarlo. La sconfitta della politica però non può trasformarsi in una sconfitta dell’Italia, per questo è necessario che nasca questo governo. Il PD? Sui fondamentali il Pd non sbaglia mai quindi voterà compatto la fiducia a Draghi. Poi bisogna ragionare sugli errori fatti, uno di questi è stato quello di evocare il rischio elezioni anticipate come una minaccia, perché tutti sapevano che non era credibile tornare al voto adesso. Renzi? Ha dimostrato una rigidità spropositata rispetto al peso parlamentare che ha. Ognuno deve interrogarsi sui limiti che ha dimostrato in questa situazione”.