Andrea Cangini, senatore di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

 

Sulla crisi di governo. “Potremmo fare più di quello che stiamo facendo –ha affermato Cangini-. Al momento il centrodestra si è messo sulla riva del fiume e agisce senza esercitare un ruolo politico nello sviluppo dei fatti. In un quadro del genere non è costruttivo né utile augurarsi tanto peggio tanto meglio, perché poi ci rimetterebbe tutta la politica. Continuo ad auspicare che tutti i partiti ammainino le loro bandiere di parte e si carichino in spalla un po’ dell’interesse nazionale. La soluzione sarebbe aderire tutti ad un governo di larghe intese, con un premier autorevole, non certo Conte che è un bluff. Il bluff è stato svelato. Conte sta giocando per se stesso, se avesse a cuore l’interesse nazionale si sarebbe già fatto da parte. Fino a ieri ci ha detto che questo era il miglior governo del mondo e che noi eravamo un modello per tutta Europa, ora invece invoca un governo di salvezza nazionale, che vuol dire che l’attuale governo non è in grado di gestire la situazione. Invocare le elezioni in questa fase vuol dire chiedere una cosa che sai già che non avrai e con questa richiesta le opposizioni, tranne Forza Italia, hanno finito per puntellare Conte rischiando di favorirlo nella ricerca dei cosiddetti responsabili che non vogliono andare a casa. La posizione di FI è diversa rispetto a quella della Lega e soprattutto della Meloni, che sta spingendo retoricamente per le elezioni. Temo che la posizione di FI non sia recepita dalla Meloni e di conseguenza anche da Salvini. Con questo sistema elettorale siamo in coalizione, se si andasse verso un sistema proporzionale cambierebbe tutto perché ognuno parlerebbe per sé e poi farebbe alleanze dopo il voto”.

 

Su Berlusconi presidente della Repubblica. “Non mi sembra realistico ora, anche se finalmente tutta una serie di pregiudizi e di accanimenti sono venuti meno”.