Andata e ritorno è un opuscolo dai contenuti leggeri. La leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore, come diceva Italo Calvino. L’immaginazione, il pensiero, il desiderio, sono beni immateriali senza una forma fisica, ma con un profondo valore, in parte da ri-conoscere e recuperare.
L’ego
Le nevrosi sono conseguenti la perdita della capacità di pensare. Nello spazio della “Ragione” si tende – appunto – a voler avere “ragione” e, quindi, ad evitare di mettere in scacco le proprie idee, questo processo di criticismo, tipico della filosofia, è invece utile per ampliare i propri orizzonti di pensiero. Nell’opuscolo viene descritto come effettuare questi viaggio al di fuori del modo razionale di pensare, accedendo agli spazi di un pensiero analogico ed immaginativo. “Il luogo da cui parte ogni tua avventura è uno spazio stretto, angusto ma comodo per colui che lo abita: l’ego,” scrive l’autore. Lì c’è tutto quello che serve per organizzarsi.
Il desiderio e l’acquisto
Andata e ritorno ci ricorda che chi parte non torna mai con gli stessi occhi, ma il desiderio di concedersi un viaggio ci darà la possibilità di esplorare mondi nuovi, sconosciuti fino a poco prima, a partire da se stessi, dal piccolo monolocale di tre metri per tre, come l’ego viene definito dall’autore. L’immaginazione, il pensiero e il desiderio muovono l’azione, e più sono lenti, più sono capaci di cogliere, della realtà, delle idee e di sé, quanto sta fuori dalla ragione e da ciò che conosciamo già (di noi stessi, del mondo e degli altri), aprendoci a possibili scoperte e novità, che allargano il nostro mondo. “Da quando compriamo tutto abbiamo smesso di desiderare. Con gli acquisti si ottiene tutto in niente,” ha osservato il filosofo Ficara su Cusano Italia TV, durante la rubrica letteraria A Libro Aperto. E quando il tempo dell’attesa viene a mancare e otteniamo tutto senza sforzo e desiderio rischiamo di annoiarci e perdere interesse con la stessa velocità con cui abbiamo ottenuto l’oggetto, o la persona, in questione. Vi vengono in mente donne che non si fanno corteggiare e si rendono subito disponibili? O oggetti visti e acquistati di cui avete cercato di disfarvi dopo poco?
Il sentire e il cuore
Il sentire è la capacità di percepire attraverso dei particolari sensi ciò che è invisibile nelle cose. […] Il centro del sentire è il cuore. […] La sensazione sarà qualcosa a metà tra un’emozione e un’immagine, e cambierà forma mano a mano che la porti con te dai sensi al cuore. Cosa senti in questo momento?