Il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Giancarlo Cancelleri (M5S) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla crisi di governo. “In questo momento il nostro Paese di tutto aveva bisogno tranne che di una crisi di governo –ha affermato Cancellari-. Chi ha aperto questa crisi non ha niente a che fare né con la responsabilità, né con il buonsenso. Credo che Renzi abbia deciso di raccontare agli italiani i suoi problemi, anziché quelli degli italiani. Credo sia terminata la storia di questo governo con lui perché ha dimostrato più volte di non essere un interlocutore affidabile. Adesso parte una fase in cui il Presidente Conte dovrà spiegare ai due rami del Parlamento come intende muoversi, come intende portare avanti il patto di legislatura, facendo un appello alla luce del sole ai cosiddetti responsabili, o costruttori, che è un termine che mi piace molto perché dobbiamo costruire il futuro di questo Paese e anche la serenità dei cittadini. In questo momento c’è un’intensissima attività di moral suasion, fatta alla luce del sole. Ho sentito parlare di compravendita, ma qui non c’è nessuno che sta a contrattare nelle oscure stanze a comprare persone con le valigette, a garantire mutui, ecc… Qui c’è un richiamo alla responsabilità nei confronti di quello che sta avvenendo nel Paese. Noi siamo pronti a risolvere i problemi di questo Paese, come abbiamo fatto e vorremmo continuare a fare. Questo però non può essere sganciato dalla presenza di Conte alla presidenza del Consiglio, qualunque alternativa può diventare indigesta per noi. Senza Conte siamo pronti ad andare al voto, il problema è che non è pronto il Paese. Credo che per come sono andate le cose, è Renzi che ha chiuso la porta, non certo noi. E’ lui che si è posto fuori dalla possibilità di ricucire un rapporto politico che ha strappato”.

Sul Recovery Plan. “Tante delle critiche che sono state mosse al Recovery Plan, che ricordo non è mai stato una stesura definitiva ma solo una bozza, le ho sempre sostenute, come l’aumento dei fondi per la sanità, per le infrastrutture. Tutte cose che si sono modificate. Il cambio di passo c’è stato, ma per accelerare c’è bisogno che il governo abbia le mani libere. Invece siamo rimasti lì e purtroppo oggi siamo impegnati a risolvere beghe di palazzo che agli italiani non interessano. Quando incontro i cittadini per strada mi chiedono: perché c’è questa crisi? Cos’è che vuole Renzi? E’ incomprensibile quello che è avvenuto”.