I ristoratori sfidano il Dpcm con #ioapro, un’iniziativa di “disobbedienza civile” che sta raccogliendo sempre più adesioni in tutta Italia. L’avv. Lorenzo Nannelli, coordinatore del pool di legali che darà assistenza i commercianti aderenti all’iniziativa, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
L’assistenza
“Per ora il nostro pool è composto da 42 legali, il nostro obiettivo è di arrivare ad avere una sessantina di colleghi che possano riuscire a coprire tutta Italia dando assistenza agli aderenti all’iniziativa –ha affermato Nannelli-. Il mio assistito, il signor Momi di Firenze che ha dato il via all’iniziativa, ha ricevuto già una decina di multe di 280 euro l’una, ma ha continuato a tenere aperto. Ho deciso di sposare questa iniziativa innanzitutto perché con il mio assistito c’è anche un rapporto di amicizia di lunga data e poi perché ritengo che sia legittimo che, nel pieno rispetto delle norme, i ristoratori reclamino il loro diritto costituzionalmente garantito”.
Non è un’iniziativa politica
“Questa non è un’iniziativa politica contro il governo, il punto è che ci sono dei provvedimenti governativi che vanno ad incidere sulla libertà di poter esercitare la propria attività lavorativa. Alcuni ristoratori ci hanno contattato dicendo che hanno lo sfratto in corso e, non avendo ancora ricevuto i ristori, non sanno come pagare l’affitto”.
Riguardo alle sanzioni
“Come tutte le azioni giudiziarie è chiaro che il margine di rischio c’è sempre, noi avvocati non possiamo garantire di riuscire a vincere i ricorsi contro le multe. Ci impegniamo a dare il massimo sforzo per un’azione che sarà unica su tutto il territorio, il ricorso che presenteremo sarà uguale per tutti, ecco l’importanza del coordinamento. Ci sono delle sentenze che costituiscono dei precedenti interessanti e le stiamo analizzando. Abbiamo avvertito i ristoratori sui rischi che corrono aderendo a questa iniziativa, non siamo noi ad incitarli, anzi li mettiamo a conoscenza delle possibili conseguenze. Ma nel momento in cui decidono di andare avanti con la loro battaglia, siamo pronti a garantirgli assistenza legale gratuita”.
A quanto ammontano le sanzioni
“Le sanzioni vanno dai 400 ai 3mila euro. Alla sanzione però potrebbe aggiungersi anche l’obbligo di chiusura provvisoria dei locali, inizialmente per un massimo di 5 giorni, ma in caso di violazioni reiterate si può arrivare anche alla sospensione della licenza per 30 giorni. Abbiamo fatto presente ai ristoratori che purtroppo rischiano sanzioni anche i clienti. La nostra tutela legale vale anche per i clienti”.