Raffaella Paita, deputata di Italia viva e presidente della Commissione trasporti della Camera, è stata ospite del programma “Limprenditore e gli altri” condotto dal fondatore dell’Unicusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).

Sul piano vaccini. “Sono preoccupata –ha affermato Paita-. Le mie preoccupazioni le ho espresse ad Arcuri quando ancora il piano doveva essere realizzato. Questo è uno dei temi sui quali noi abbiamo aperto una verifica nel governo perché pretendiamo che ci siano delle risposte. Questo nostro tentativo di fare chiarezza nel governo viene bollata come un’operazione strumentale. Noi ci occupiamo dei problemi degli italiani e in questo momento il principale problema degli italiani è sapere quando si vaccineranno, quando potranno tornare in sicurezza e quando potrà ripartire l’economia. In commissione trasporti abbiamo chiesto dei dati, ma non li abbiamo ricevuti. Il parlamento intero chiede di sapere come si svolgerà il piano di vaccinazione”.

Sul Recovery Plan. “I 209 miliardi che ci vengono dati dall’Europa vanno spesi nel modo più giusto e più proiettato nel futuro. Investire sull’alta velocità, sulla portualità, su ospedali efficienti, significa investire su debito buono come dice Draghi”.

Sulla riapertura delle scuole. “Abbiamo chiesto alla ministra De Micheli come era impostato il lavoro di riapertura delle scuole, dopo che i trasporti sono stati una delle cause principali della nuova chiusura. Lei ha detto che sono state investite più risorse per servizi aggiuntivi, per il coinvolgimento di taxi, ncc e bus turistici. Noi abbiamo detto che ci sembrava comunque insufficiente la dotazione nelle città e abbiamo aggiunto che sarebbe stato importante rafforzare i controlli, magari anche con l’ausilio di persone che prendono il reddito di cittadinanza, ma questa proposta non è stata condivisa. Sono convinta che le scuole vadano riaperte, ma non credo che l’intervento fatto sui trasporti sia sufficiente”.