Maria Giovanna Elmi, annunciatrice televisiva e conduttrice di lungo corso, è intervenuta su Radio Cusano Campus, a Tutto in Famiglia. “Sono pronta, fino ad ora ho fatto le prove, sono andate bene, mi sono piaciute – queste le parole di Maria Giovanna Elmi, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – voglio andare avanti e propormi con Rosanna Vaudetti. Abbiamo pensato ad una trasmissione che si chiamerà Non si preoccupi ci pensiamo noi bisogna vedere la RAI cosa deciderà. Aldilà di tutto, tra noi e il pubblico si è creata una sorta di amicizia, se guardi i social, da Facebook ad Instagram, molti di loro ci sostengono, e fanno il tifo per noi.”
L’incontro coi grandi e l’esperienza all’Isola dei Famosi
“Gli incontri che ho fatto, non solo per la trasmissione, sono stati momenti che mi hanno fatto capire che i veri grandi si avvicinano facilmente, sono persone adorabili, mentre gli spocchiosi li dimentichi subito. I veri grandi sono i più normali, cioè quelli che non hanno bisogno di dimostrare che sono grandi – ha aggiunto la Elmi – sono arrivata terza all’Isola dei Famosi. La televisione di ieri aveva pochi canali, la società era differente, oggi ci sono tante reti, specializzate. C’è sempre stata un evoluzione, a volte in meglio, altre in peggio. Il divertimento televisivo oggi è fatto soltanto di parolacce. Nessun paragone con la comicità di Bramieri, e altri personaggi. Non mi piace, lo trovo molto diseducativo. Il linguaggio è molto violento, in passato era tutto più educato: volevi emozionare.”
La tv e il contatto di vicinanza coi telespettatori
Maria Giovanna Elmi, volto e sorriso storico della televisione italiana, ha raccontato il passato e il presente televisivo. “Eravamo, fino all’80, la RAI, successivamente è arrivata Mediaset. La televisione dei miei tempi era una sorta di miracolo. Metteva le persone in contatto, creava un tale contatto di vicinanza che hanno commentato un cambio di taglio di capelli, una volta – si è congedata la conduttrice – pensa al caschetto biondo della Carrà, è stato identificativo per il personaggio che è, e per quello che ha rappresentato nell’immaginario collettivo.”