Il Prof. Mario Clerici, ordinario di Immunologia all’Università di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri”, condotto dal fondatore dell’Unicusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).

Secondo uno studio il Sars cov 2 cambia per sfuggire alle difese immunitarie. “Abbiamo comparato la sequenza di 15mila diversi isolati di coronavirus e abbiamo visto che il virus muta, anche se molto poco –ha affermato Clerici-. Le mutazioni viste in questi primi 8-9 mesi non hanno alcun impatto clinico. E’ un’osservazione che desta un po’ di potenziale preoccupazione, ma non ha alcun effetto clinico né per quanto concerne l’epidemia né per quanto concerne i vaccini. Il sars cov 2 ha un genoma così grande che è impossibile che muti così tanto. Quello che stiamo cominciando a comprendere è che c’è una base genetica ben definita che determina se la patologia covid sarà più o meno severa. Se i geni che determinano l’infiammazione lavorano troppo il covid sarà più severo. A parità di virus e di infezione, il background genetico determina la severità della malattia”.

Sul vaccino anti-covid. “Sono scandalizzato del fatto che in metà mondo abbiano già iniziato a vaccinare, mentre da noi se tutto va bene pensano di iniziare il 15 gennaio. Il fatto che l’Ema si convochi il 29 dicembre secondo me è assolutamente folle, siamo nel bel mezzo di una pandemia, avrebbero dovuto convocarsi ieri. Dire che partiremo il 15 gennaio vuol dire che partiremo a febbraio, non possiamo perdere due mesi, è folle. In Italia, anziché partire con i vaccini, pensiamo ai centri primula, all’estetica. Usiamo gli ospedali, le caserme, che senso ha fare questi centri? Sono allibito”.

Sull’obbligatorietà del vaccino. “Da immunologo, vaccinerei obbligatoriamente tutti. A San Marino vogliono far pagare le cure a chi non si vaccina, lo ritengo giustissimo”.

Gennaio e febbraio mesi più duri. “La quantità di raggi solari che arriva sulla Terra è sufficiente ad uccidere il virus. A gennaio e febbraio, quando nel nostro clima il sole manda pochi raggi sulla Terra, c’è una virulenza del covid più alta. In estate infatti abbiamo avuto un periodo di quiete. E’ probabilissimo che dopo le festività natalizie ci sia una terza ondata”.

Sui virologi in tv. “Moltissimi miei colleghi hanno fatto una figura pessima. Non sono immunologi però, sono virologi o infettivologi. Noi siamo gente molto più seria, appariamo poco”.