Emanuele Fiano, deputato del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulle minacce di crisi di governo da parte di Italia viva. “Questo è deleterio per il Paese, per le priorità del Paese, per la nostra immagine in Europa –ha affermato Fiano-. Serve dare certezza agli italiani sulle norme di comportamento e serve dare al Paese l’idea che sappiamo come spendere i 209 miliardi che abbiamo conquistato in Europa e che possono servire al rilancio di questo Paese. Giusto chiedere al premier che la formula e le priorità con cui si gestiscono queste risorse siano condivise, ma una crisi di governo in questo momento sarebbe una follia. Una crisi adesso, ammesso che sia vero che la vogliano fare, bloccherebbe la legge di stabilità e bloccherebbe il processo decisionale. Se l’obiettivo è ottimizzare al meglio la capacità di gestione di questi soldi e la programmazione di questi interventi, bloccare questo processo vorrebbe dire per l’Italia una retromarcia spaventosa. Se ci fosse la crisi? Non saremmo disponibili ad una nuova formula parlamentare, in caso di crisi per noi si andrebbe ad elezioni”

Sulla cabina di regia per il Recovery Fund. “Non vogliamo avere l’impressione che ci possano essere tecnici o super tecnici la cui capacità decisionale possa superare la politica. E’ bene chiarire che così non può essere. L’altra questione in ballo è la ripartizione dei fondi. Per esempio c’è un tema che è la misura dei finanziamenti per adesso previsti per la sanità, anche se i 9 miliardi sono solo quelli indiretti, comunque vorremmo che fosse aumentata quella soglia. Sicuramente ci sono state riunioni, sicuramente è stato stabilito che alcuni ministri avrebbero presieduto la cabina di regia, dopodichè quando parli di apporti esterni e super consulenti dipende quanta importanza gli dai. Per quanto riguarda Italia viva non si capisce mai se si tratta di un ragionamento che riguarda la loro esclusione dalla cabina di regia o se invece il disagio sia più profondo. Può darsi che abbiano sentito nelle parole del premier un’accentuazione dell’importanza dei tecnici. Ora ci dovrebbero essere incontri tra il premier e i partiti, credo che sia inevitabile un chiarimento”.

Sugli assembramenti di ieri nelle grandi città. “Purtroppo queste immagini fanno molta impressione, penso ci debbano spingere ad una stretta nei giorni delle feste. Purtroppo nel momento del riabbraccio ci dimentichiamo di quante persone sono morte e quante in ospedale, dello sforzo dei nostri medici ed infermieri e questo non possiamo dimenticarlo”.