Salvatore Sciacchitano, medico endocrinologo dell’Università La Sapienza di Roma, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri”, condotto dal fondatore dell’Unicusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).
Sul vaccino anti-covid. “Nell’anno che ho passato al Ministero della Salute la preoccupazione maggiore era riuscire a raggiungere una copertura vaccinale per il morbillo -ha affermato Schiacchitano-. Oggi sembra una questione assai poco rilevante, all’epoca ci impegnò parecchio. Ma già a quel tempo, pur non essendo in piena pandemia covid, l’Italia sollevò il problema della trasparenza nella negoziazione con le case farmaceutiche. Solo Germania, Ungheria ed Inghilterra non firmarono il protocollo presentato dall’Italia. Il problema della trasparenza nella gestione della vaccinazione anti-covid è sentito da più parti. La trasparenza riguarda sia le procedure di negoziazione, sia le procedure di sperimentazione che sono state accelerate in maniera molto rilevante. Questa accelerazione, giustificata dall’urgenza della pandemia, non deve avvenire a discapito delle ragioni di sicurezza e da più parti si è sollevata qualche preoccupazione. Ci vuole dunque trasparenza sui dati delle sperimentazioni cliniche e su quelli della negoziazione. Se si giungerà all’immissione in commercio i vaccini sono certamente da ritenere sicuri, quello che si poteva evitare sono le dichiarazioni di alcune case farmaceutiche che hanno dato luogo a speculazioni. Prima di poter giudicare abbiamo bisogno di poter vedere il lavoro scientifico. Finora tutto quello che è arrivato non sono pubblicazioni, ma leaks, commenti che arrivano da vie traverse. Del vaccino che gli inglesi hanno iniziato a somministrare oggi è uscito il bugiardino, quindi gli inglesi stanno correndo veramente tanto. Il bugiardino è molto rassicurante, perchè dà indicazione di possibili effetti collaterali molto lievi, sintomi influenzali. Se l’Ema validerà il vaccino sicuramente mi vaccinerò. Poi ci sono gli aspetti economici. Chi si deve accollare le spese se il vaccino non viene utilizzato o se il vaccino crea danni? Quali sono le nazioni che lo devono prendere prima? La commissione europea della salute ha detto chiaramente che non ha gli strumenti legali per poter rivelare gli accordi tra la Comunità economica europea e la varie compagnie, è questo il punto che ci amareggia. Peraltro i fondi sono di provenienza pubblica”.