Gianluigi Paragone, senatore del gruppo misto e fondatore di No Europa per l’Italia – Italexit con Paragone, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla riforma del Mes e il rischio crisi di governo. “Ci sono delle turbolenze, ma decisamente molto gonfiate dai giornalisti, c’è un doping redazionale incredibile –ha affermato Paragone-. Come sempre accade nei romanzi gialli, i maggiordomi voteranno il Mes e uccideranno gli italiani. Questa legislatura non può finire, non può neanche smontarsi troppo l’alleanza in essere perché per il Capo dello Stato sarebbe un problema tentare una terza soluzione parlamentare. I signori del M5S si faranno i loro conti e diranno: io ho un mutuo, in fin dei conti abbiamo votato la Von der Leyen, votiamo pure il Mes. Ormai la vigliaccheria è arrivato ad un punto talmente denso, che anche coloro che vengono identificati come ribelli al massimo usciranno dall’aula e non voteranno”.

Sulla patrimoniale. “In questo momento è un’idea assolutamente scellerata. Questo è un sistema scosso, teso, stressato, non puoi parlare di tasse oggi. I grandi patrimoni non sono in Italia, se ne sono già andati in Lussemburgo, in Italia, in Olanda”.