Il presidente della commissione per le Politiche Ue della Camera, Sergio Battelli (M5S), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul Mes. “Il dibattito non è sulla linea di credito pandemica, ma è sulla riforma del Mes, quindi c’è tutta una confusione che si sta creando, volutamente o no, soprattutto da parte delle opposizioni –ha affermato Battelli-. Stiamo parlando della riforma del Mes che si voterà il 9 in Parlamento. L’Europa ha messo in campo eurobond, il blocco del patto di stabilità e crescita, il Recovery Fund, e già questo secondo me sbilancia dalla parte di un’Europa che finalmente ha fatto qualcosa e allontana dall’utilizzo del Mes che secondo me l’Italia non utilizzerà. Per quanto riguarda il Mes per la pandemia sono sempre stato molto laico, io oggi non vedo numero sufficienti in Parlamento per approvare questa cosa. Anche Gualtieri e i mercati ci stanno facendo capire che possiamo finanziarci sui mercati. Mentre Recovery Fund e Sure sono garantiti dai Paesi dell’UE, il Mes è come se fosse una banca. E’ vero che è più vantaggiosa la linea di credito rispetto al Mes reale, però le condizioni del mercato attuali non consentono un risparmio così elevato, ad oggi il btp italiano è più conveniente del Mes o comunque parimenti al Mes. Il Mes è fuori dall’alveo comunitario e io credo che sia meglio utilizzare i fondi che arrivano dall’UE. La vera sfida da vincere è utilizzare bene i soldi del Recovery Fund. Berlusconi? E’ presidente di un partito di opposizione, per quanto riguarda i problemi interni alla maggioranza ce li vedremo noi in maggioranza e sono sicuro che attraverso il dialogo troveremo una soluzione tra di noi sulla risoluzione di maggioranza. Nella riforma del Mes c’è dentro la questione del backstop sulle banche in difficoltà che secondo me è fondamentale, ma ripeto noi il Mes non lo utilizzeremo. Gli altri Paesi membri è giusto che possano decidere se utilizzarlo o meno. In aula ognuno è libero di votare quello che vuole, ma credo che la maggioranza sia compatta, ci sono delle discussioni su punti specifici”.
Sul Recovery Plan e la gestione dei fondi. “Ci sarà questa task force, i piani operativi li sta elaborando il governo. Chiaramente il Parlamento darà una linea di indirizzo”.
Sul patto di stabilità. “Serve una revisione totale del patto di stabilità e crescita, il debito che stiamo facendo adesso lo stanno facendo tutti gli Stati per salvare l’economia, quindi non possono valere le regole di prima”.