Renata Polverini, deputata di Forza Italia, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul Mes. “La nota di Berlusconi è arrivata come un fulmine a ciel sereno, nessuno di noi era al corrente che ci fosse un cambiamento in vista, questo ci ha lasciato un po’ perplessi perché Berlusconi è un leader che decide, ma che coinvolge sempre i suoi parlamentari –ha affermato Polverini-. Una settimana fa lo abbiamo sentito telefonicamente quando dovevamo votare lo scostamento di bilancio. Sono mesi che Berlusconi dice di essere favorevole al Mes, è vero che si tratta del Mes sanitario e non del trattato generale, però siamo rimasti colpiti, anche perché la sua nota è uscita subito dopo la dichiarazione di Salvini. Salvini non ha agito da leader del centrodestra, perché il leader è quello che include, una dichiarazione fatta così in un mercato rionale in cui dice che chi non vota il Mes è escluso dalla coalizione non è da leader. Salvini ha avuto un atteggiamento dittatoriale? Direi di sì, non è certo il modo in cui intendo io la politica. A 9 giorni dal voto, c’era tutto il tempo per riunirsi e parlarne. Siamo in molti in FI a non accettare una decisione così forte. Quasi l’80% dei deputati alla Camera e molti senatori sono iscritti all’intergruppo sul Mes proprio per premere affinchè il governo di accedere al Mes. Per fortuna in Forza Italia c’è ancora la possibilità di esprimere la propria opinione a differenza di quanto accade nel M5S, mi auguro che anche sul Mes si possa esprimere un voto libero. Siamo in una fase molto delicata, la scorsa settimana semplicemente perché avevamo dato l’idea di votare lo scostamento di bilancio abbiamo avuto nella stessa giornata dei comportamenti a dir poco anomali da parte di Salvini, non ultimo quello di aver portato via 3 parlamentari a FI. E’ vero che non ce li ha rapiti, ma era da tanto che quei parlamentari volevano passare alla Lega, farlo in quel giorno non è stato il massimo. Mi auguro che anche questa volta si possa ancora portare il partito su una posizione più comprensibile per i nostri elettori, a cui non possiamo dire che un giorno ci sentiamo autonomi dalla Lega e il giorno dopo ci sottomettiamo. Ci sono alcuni colleghi che sembrano far riferimento a Salvini più che a Berlusconi”.

 

Sull’emendamento Mediaset. “Ho parlato con Berlusconi che mi ha detto che questo emendamento è stato fatto per salvaguardare le aziende private e non soltanto Mediaset, dopodichè se ne trae beneficio anche Mediaset penso che gli italiani debbano essere solo contenti. Mediaset è un’azienda italiana importante che ha prodotto anche tanti posti di lavoro. Non credo che sia stato fatto un favore a Berlusconi, penso che il M5S ne fa tante sbagliate, ma ogni tanto ci azzecca. Pensare che Berlusconi abbia fatto quel che ha fatto ieri per Mediaset lo escluderei, anche perché nonostante i capricci della Lega ormai l’emendamento è diventato legge quindi non ci poteva essere alcun timore.

 

Sul centrodestra. “Abbiamo sempre detto che il leader è colui che ha il consenso più alto quindi in teoria dovrebbe essere Salvini, che però è sempre più leader della Lega che del centrodestra. I suoi atteggiamenti secondo me non sono da leader, la leadership va conquistata giorno dopo giorno. Giorgia Meloni è stata molto abile, ha accresciuto la sua popolarità e il suo consenso non solo per sua capacità ma anche per gli errori di Salvini e forse anche perché noi non siamo stati capaci di rinnovarci”.