Irpinia: a quarant’anni dal terremoto gli avellinesi e il Sud non hanno dimenticato, anzi le giovani generazioni vivono nel ricordo di una delle più dolorose pagine di storia. Sono tante le iniziative commemorative in corso, favoriscono il ricordo, sono il pretesto per aprire ragionamenti sul futuro. La prefettura di Avellino ha chiesto un minuto di silenzio, ieri alle 19.34, in coincidenza dei più difficili novanta secondi che l’Irpinia potesse vivere. Ne abbiamo parlato a Mattina con noi, su Cusano Italia TV, con la professoressa Filomena Maggino, docente di Statistica Sociale presso l’Università La Sapienza di Roma, Consigliera del premier Giuseppe Conte, nonché Presidente della Cabina di Regia Benessere Italia di Palazzo Chigi, e Michele Zizza, ricercatore in Comunicazione: due irpini d’eccellenza.
Da una grave distruzione la nascita della Protezione Civile
“3mila morti, 8mila feriti, 300mila senza tetto sono numeri impressionanti di quell’evento che ha rappresentato una tragedia umana. Come tutte le tragedie hanno delle conseguenze, le devono avere anche rispetto a cambiamenti culturali che devono far seguito ad episodi simili. La Protezione Civile Italiana nacque proprio da quei morti, da quella tragedia – ha osservato la professoressa Filomena Maggino – gli aiuti tardarono ad arrivare, questo contribuì ad aggravare la situazione. L’altra riflessione è il fatto che il terremoto è un evento prevedibile e diventa più grave se si lasciano questi territori nelle loro fragilità.”
Bellezze da valorizzare
“Siamo cresciuti tutti nel ricordo e osservando quelle che sono state le fasi diacroniche di ricostruzione sociale, antropologica, sociale dell’Irpinia – ha osservato Michele Zizza, su Cusano Italia Tv, a Mattina con noi – l’Irpinia è terra di buon cibo, ha fatto innamorare intellettuali, ha un fascino e una suggestione che meritano di essere conosciuti e valorizzati.”
“Il Premier Giuseppe Conte ha pensato alla cabina di regia Benessere Italia, circa un anno e mezzo fa, per aumentare la qualità della vita dei più bisognosi territori italiani. Intervenire vuol dire avere una visione diversa e trasformare le emergenze in opportunità – ha fatto notare Filomena Maggino – i terremoti, ma anche la stessa epidemia, che si è trasformata in emergenza sanitaria, è un’occasione per trasformare il problema in opportunità. Di recente ho visitato i territori dell’Irpinia, avvicinare i sindaci, e ho avuto l’opportunità di vedere quanta potenzialità abbia il territorio e di quanta cura necessiti. Ci sono servizi che devono essere dedicati alla persona e che negli ultimi decenni sono venuti a mancare.”